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martedì 16 agosto 2016

EL ESPÍRITU DE LA VERDAD Ju 14,17-19


2 commenti:

  1. S. FAUSTI – Lo Spirito è Vita ; Spirito della Verità si può tradurre “Vita vera, autentica”,quella di Dio. Questa ci è restituita dalla conoscenza del Figlio, che ci libera dalla menzogna e ci fa vivere nell'Amore del Padre. Lo Spirito della verità è il contrario dello spirito di menzogna, origine dei nostri mali. Lo Spirito della verità è lo Spirito del Figlio, che ha detto a Tommaso :”Io-Sono la Via, la Verità, la Vita “.
    Il mondo, in quanto succube della menzogna, non può ancora ricevere lo Spirito della verità. Non può riceverlo , perchè è incapace di vederlo e di conoscerlo. Infatti, tra poche ore, prenderà e appenderà al legno il Signore della gloria.. Lo farà poer cecità :”Non sanno quello che fanno”(Lc23,34).
    Lo Spirito della verità ha preso dimora presso di noi in Gesù , il Figlio che vive nei nostri confronti l'Amore stesso del Padre : in Lui abbiamo conosciuto e creduto all'Amore che Dio ha per noi.
    Tra poche ore , quell'amore che era “con” e “presso” di noi, sarà”in noi”.
    Questo è il dono supremo che il Figlio ci comunica dalla croce , dove “tutto è compiuto” e consegna il Suo Spirito.
    I discepoli, con la morte di Gesù, non sono lasciati orfani . Anzi ritrovano il loro posto presso il Padre, perchè ricevono l'amore stesso del Figlio.
    Il suo andarsene è in realtà il suo venire a noi, anzi il suo essere in noi col Suo Spirito che ci fa figli, in comunione con Lui e con il Padre.
    Il mondo, che ora non vede lo Spirito di verità in Gesù, tra poco non vedrà più neppure Gesù . Lo eliminerà fisicamente. I discepoli continueranno a vederlo . Ma lo vedranno in modo nuovo : attraverso le ferite delle mani e del fianco , che mostrano il Suo Amore, sorgente di gioia e di pace.
    Gesù ha in se stesso la vita che vince la morte (11,25). Tra poco, quando noi gli avremo preso e Lui ci avrà dato la vita, erediteremo la stessa vita che egli da sempre vive . Quella di Figlio amato ,che ama il Padre e i fratelli.

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  2. VANGELO (Mt 19,23-30)
    È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio.
    + Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
    A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
    Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d'Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».
    Parola del Signore.

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