S. FAUSTI – Gesù ci ha lasciato in eredità il comando di amarci gli uni gli altri (C. 13). Qui va più a monte : dice di amare Lui. Il fine dell'amore è la reciprocità, per la quale uno diventa vita dell'altro. Amando Lui, diventiamo ciò che Lui è ; e possiamo amare i fratelli con il suo amore, che è lo stesso del Padre. Il cristianesimo è innanzi tutto amore per Gersù , che ci assimila a Lui, il Figlio, dandoci il suo amore verso il Padre e i fratelli. L'amore non è solo un sentimento. Coinvolge tutta la persona, dandole un nuovo modo di essere . informa il suo capire, volere e agire. Concretamente si ama con i fatti e nella verità. (1 Gv 3,18). Osservare i suoi comandi è la condizione per rimanere nell'alleanza del Dio fedele, che ci ha amati, scelti e liberati. Si possono osservare per dovere, da schiavi, come fa il fratello maggiore (Lc 15,29), oppure per amore di figli. Per Gesù il principio dell'osservanza è l'amore di un cuore che si sa amato, il cuore nuovo dell'alleanza nuova. Li chiama “miei”(comandi) perchè di Lui parlano le Scritture e Mosè, e parla di “comandi” al plurale perchè il Suo comando, pur essendo uno solo (Gv 13,34), è anche molteplice . L'amore infatti si esprime in ogni singola azione e fa discernere, qui e ora, cosa è meglio fare. Per questo è compimento della Legge con tutti i suoi vari precetti. “Ama e fa'ciò che vuoi” - (S. Agostino) - non signiifica che chi ama si permette tutto, ma che l'amore non fa male ad alcuno (Rom 13,10) e guida spontaneamente la volontà a fare ciò che è bene. Chi fa il male, non ama. Gesù , con il suo andarsene, diventa il pontefice tra noi e Dio, il fratello intercessore presso il Padre . Ci apre l'accesso a Lui e ai Suoi doni. Gesù chiede per noi al Padre il dono definitivo. Egli ottiene tutto ciò che chiede. (11,42). Per questo il Consolatore ci è certamente dato. Noi preghiamo ...per disporci a riceverlo. “Consolatore” ,perchè “con-solare” significa stare con uno che è solo, in modo che non sia più solo. Il Consolatore è colui che sta “con” noi , offrendoci quella compagnia che vince la nostra solitudine radicale. Questo Consolatore è un altro rispetto a Gesù , che oramai se ne va. E' dato dal Padre a chi ama il Figlio e osserva i Suoi comandi.
S. FAUSTI – Gesù ci ha lasciato in eredità il comando di amarci gli uni gli altri (C. 13).
RispondiEliminaQui va più a monte : dice di amare Lui.
Il fine dell'amore è la reciprocità, per la quale uno diventa vita dell'altro.
Amando Lui, diventiamo ciò che Lui è ; e possiamo amare i fratelli con il suo amore, che è lo stesso del Padre. Il cristianesimo è innanzi tutto amore per Gersù , che ci assimila a Lui, il Figlio, dandoci il suo amore verso il Padre e i fratelli.
L'amore non è solo un sentimento. Coinvolge tutta la persona, dandole un nuovo modo di essere . informa il suo capire, volere e agire.
Concretamente si ama con i fatti e nella verità. (1 Gv 3,18).
Osservare i suoi comandi è la condizione per rimanere nell'alleanza del Dio fedele, che ci ha amati, scelti e liberati. Si possono osservare per dovere, da schiavi, come fa il fratello maggiore
(Lc 15,29), oppure per amore di figli.
Per Gesù il principio dell'osservanza è l'amore di un cuore che si sa amato, il cuore nuovo dell'alleanza nuova.
Li chiama “miei”(comandi) perchè di Lui parlano le Scritture e Mosè, e parla di “comandi” al plurale perchè il Suo comando, pur essendo uno solo (Gv 13,34), è anche molteplice .
L'amore infatti si esprime in ogni singola azione e fa discernere, qui e ora, cosa è meglio fare.
Per questo è compimento della Legge con tutti i suoi vari precetti.
“Ama e fa'ciò che vuoi” - (S. Agostino) - non signiifica che chi ama si permette tutto, ma che l'amore non fa male ad alcuno (Rom 13,10) e guida spontaneamente la volontà a fare ciò che è bene. Chi fa il male, non ama.
Gesù , con il suo andarsene, diventa il pontefice tra noi e Dio, il fratello intercessore presso il Padre . Ci apre l'accesso a Lui e ai Suoi doni.
Gesù chiede per noi al Padre il dono definitivo. Egli ottiene tutto ciò che chiede. (11,42).
Per questo il Consolatore ci è certamente dato. Noi preghiamo ...per disporci a riceverlo.
“Consolatore” ,perchè “con-solare” significa stare con uno che è solo, in modo che non sia più solo. Il Consolatore è colui che sta “con” noi , offrendoci quella compagnia che vince la nostra solitudine radicale.
Questo Consolatore è un altro rispetto a Gesù , che oramai se ne va. E' dato dal Padre a chi ama il Figlio e osserva i Suoi comandi.