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mercoledì 3 agosto 2016

Ju 14,9-11

3 commenti:

  1. S. FAUSTI – Conoscere e vedere il Padre equivale a credere che Gesù è nel Padre
    e il Padre è in Lui.
    Si parla di immanenza reciproca tra Padre e Figlio. Infatti l'amato dimora in chi lo ama .
    Il loro amore reciproco li fa uno dimora dell'altro. Ogni parola del Figlio è dal Padre : Lui stesso è la Parola che il Padre ci rivolge per entrare in comunione con noi e donarci se astesso.
    La sua Parola dà ciò che dice perchè è ciò che dice.
    Opera propria del Padre è amare e dare vita. Ogni azione del Figlio è la stessa del Padre : comunica a noi il loro amore reciproco , vita di ambedue.
    Gesù ci dice di credere non solo “in” Lui, ma anche “a” Lui , mentre dice queste Parole ,
    nelle quali rivela che Lui è nel Padre e il Padre è in Lui.
    Se aderiamo a Lui, anche noi siamo nel Padre e il Padre in noi : Dio è il luogo dove siamo di casa,
    figli nel Figlio.
    Ciò che Gesù dice è credibile perchè corrisponde a ciò che fa.
    La fede non è cieca,ma fondata sui fatti e sulla ragionevolezza delle spiegazioni .
    Unica spiegazione ragionevole dell'amore è l'amore stesso.
    Solo l'amore è credibile , degno di fiducia, perchè visibile nei fatti.

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  2. Voi, popolo che Dio si è acquistato,
    proclamate le sue opere meravigliose:
    dalle tenebre vi ha chiamati alla sua ammirabile luce.
    Alleluia. (1Pt 2,9)



    O Dio, che nella solennità della Pasqua
    agisci per la salvezza del mondo,
    continua a elargire alla Chiesa la tua benevolenza,
    perché, fedele ai tuoi comandamenti nella vita presente,
    possa giungere alla pienezza della gioia eterna.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Noi ci rivolgiamo ai pagani.
    Dagli Atti degli Apostoli
    At 13,44-52

    Il sabato seguente quasi tutta la città [di Antiòchia] si radunò per ascoltare la parola del Signore. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo. Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: "Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all'estremità della terra"».
    Nell'udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero.
    La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio.
    I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 97 (98)
    R. Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio.

    Cantate al Signore un canto nuovo,
    perché ha compiuto meraviglie.
    Gli ha dato vittoria la sua destra
    e il suo braccio santo. R.

    Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
    agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
    Egli si è ricordato del suo amore,
    della sua fedeltà alla casa d'Israele. R.

    Tutti i confini della terra hanno veduto
    la vittoria del nostro Dio.
    Acclami il Signore tutta la terra,
    gridate, esultate, cantate inni! R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Se rimanete nella mia parola,
    siete davvero miei discepoli, dice il Signore,
    e conoscerete la verità. (Gv 8,31b-32)

    Alleluia.

    Vangelo
    Chi ha visto me, ha visto il Padre.
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 14,7-14

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
    Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
    Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
    In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

    Parola del Signore.

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  3. PAROLE DEL SANTO PADRE
    “Tutti noi abbiamo esperienza di questo: abbiamo pregato, pregato, per la malattia di questo amico, di questo papà, di questa mamma e poi se n’è andato. Ma Dio non ci ha esauditi!”. In effetti, quando preghiamo possiamo cadere nel rischio di non essere noi a servire Dio, ma di pretendere che sia Lui a servire noi. Ecco allora una preghiera che sempre reclama, che vuole indirizzare gli avvenimenti secondo il nostro disegno, che non ammette altri progetti se non i nostri desideri. “Quante volte abbiamo chiesto una grazia, un miracolo, diciamolo così, e non è accaduto nulla. Poi, con il tempo, le cose si sono sistemate ma secondo il modo di Dio, il modo divino, non secondo quello che noi volevamo in quel momento. Il tempo di Dio non è il nostro tempo”. Signore, dammi la fede! Che la mia fede cresca! Chiedere questa grazia, di avere fede. Gesù, nel Vangelo, dice che la fede sposta le montagne. Ma, avere la fede sul serio. Gesù, davanti alla fede dei suoi poveri, dei suoi uomini, cade vinto, sente una tenerezza speciale, davanti a quella fede. E ascolta. (Udienza Generale, 26 maggio 2021)

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