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mercoledì 24 agosto 2016

"EL CONSOLADOR " Ju 14,24-26

3 commenti:

  1. S. FAUSTI – Chi non ama Gesù, non osserva le Sue Parole.
    Per questo ignora il Figlio, inviato dal Padre, per rivelare il Suo Amore per noi.
    Il periodo in cui Egli ha dimorato presso di noi è il centro e il culmine del tempo.
    Mediante l'annuncio del Vangelo, ogni tempo accede a quel tempo , nel quale Dio si rivela in modo definitivo e normativo.
    Lo Spirito d'Amore ci insegnerà e imprimerà nel cuore il Figlio.
    Dio, che prima era con noi nella Legge e poi presso di noi nella carne del Figlio,sarà in noi con il Suo Spirito. Lo Spirito Santo , che è amore, ci farà comprendere tutto ciò che il Figlio ci ha detto.
    L'amore, come fa capire, così fa ri.cordare, portare nel cuore,tutto ciò che Gesù ha detto,
    perché possiamo viverne.
    Gesù ha detto e dato tutto. Lo Spirito Santo non aggiungerà nulla a quanto Egli ha rivelato e donato ; farà invece entrare sempre più profondamente in noi il mistero del Figlio e del Padre , con un amore che fa conoscere e una conoscenza che fa amare.La profezia cristiana non è che "ricordo" del Figlio, attualizzato "qui ed ora" dallo Spirito. L'uomo vive di ciò che ri-corda, di ciò che ha nel cuore.

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  2. PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO



    Gesù, dacci con abbondanza il tuo Santo Spirito;
    vieni in noi e cambia i nostri cuori;
    insegnaci a vedere e ad amare con i tuoi Occhi.

    Spirito Santo, facci vedere il Mondo, la storia, gli avvenimenti, con i tuoi Occhi.
    Rendici docili alla parola di Dio, che conduce sempre la storia dell’Umanità.

    O Spirito Santo, strappa dal nostro cuore tutti i pensieri negativi, i pensieri di morte.
    Strappa tutto quello che ci fa paura e ci fa cadere nell’angoscia.

    O Spirito Santo, dacci il cuore di Gesù, per amare i nostri fratelli e le nostre sorelle come fratelli e sorelle di Gesù.

    Spirito Santo, Tu che sei chiamato il respiro di Dio, dacci tanto fiato quando fatichiamo troppo dietro la tua Croce.

    Dacci il tuo Fiato, affinché possiamo avanzare verso il domani con fiducia, senza mai guardare indietro, senza rimpianti, senza paure inutili.

    Dacci il Tuo fiato, Spirito Santo, per sperare sempre contro ogni speranza, senza paura degli ultimi avvenimenti.

    Con Te, Spirito Santo, vogliamo portare tutte le sofferenze dell’Umanità ed anche tutta la sua speranza.

    Soffio di Vita, inviato dal Padre, soffia dove Tu vuoi, con raffiche forti di vento quando c’è bisogno o con una brezza leggera quando cerchiamo consolazione.

    Spirito Santo, abbiamo bisogno dei tuoi Occhi, perché possiamo vedere tutto con una Fede viva.

    Abbiamo bisogno del tuo Cuore, perché possiamo amare sempre, senza mai scoraggiarci.

    Abbiamo bisogno del tuo Soffio, per crescere nella tua Chiesa.

    Amen.

    Don Beppino CO’

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  3. LETTURA DEL GIORNO
    Dagli Atti degli Apostoli At 14,5-18

    In quei giorni, a Icònio ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei con i loro capi di aggredire e lapidare Paolo e Bàrnaba; essi lo vennero a sapere e fuggirono nella città della Licaònia, Listra e Derbe, e nei dintorni, e là andavano evangelizzando.
    C'era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato. Egli ascoltava Paolo mentre parlava e questi, fissandolo con lo sguardo e vedendo che aveva fede di essere salvato, disse a gran voce: «Àlzati, ritto in piedi!». Egli balzò in piedi e si mise a camminare. La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, si mise a gridare, dicendo, in dialetto licaònio:
    «Gli dèi sono scesi tra di noi in figura umana!».
    E chiamavano Bàrnaba «Zeus» e Paolo «Hermes», perché era lui a parlare.
    Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all'ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla. Sentendo ciò, gli apostoli Bàrnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando: «Uomini, perché fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi, e vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano. Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che tutte le genti seguissero la loro strada; ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge per stagioni ricche di frutti e dandovi cibo in abbondanza per la letizia dei vostri cuori». E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall'offrire loro un sacrificio.

    VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 14,21-26

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».
    Gli disse Giuda, non l'Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».
    Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
    Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito.
    Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Lo Spirito Santo non ci rende solo capaci di sperare, ma anche di essere seminatori di speranza, di essere anche noi – come Lui e grazie a Lui – dei “paracliti”, cioè consolatori e difensori dei fratelli, seminatori di speranza. Un cristiano può seminare amarezze, può seminare perplessità, e questo non è cristiano, e tu se fai questo non sei un buon cristiano. Semina speranza: semina olio di speranza, semina profumo di speranza e non aceto di amarezza e di dis-speranza. (Udienza generale, 31 maggio 2017)

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