S. FAUSTI – Il nome di Giuda richiama i Giudei, l'obiezione che egli fa a Gesù corrisponde all'attesa di tutti. Tutti, compresi i suoi parenti, attendono una Sua anifestazione spettacolare davanti al mondo. Gesù però ha appena detto che tra poco il mondo non lo vedrà più .Giuda gli chiede come mai non si riveli al mondo, ma solo ai discepoli. Ancora nessuno ha capito che la Gloria di Dio è amore, umiltà e servizio. Essa è vista solo da chi ama e serve in umiltà. Gli altri restano ciechi fino a quando, contemplando il Figlio dell'uomo innalzato, saranno attirati a Lui. (12,32) Solo il cuore innamorato vede la Gloria. Alla domanda di Giuda ,Gesù ribadisce che amare Lui significa vivere come Lui, osservando la Sua Parola.E la Sua Parola è il comando di amarci a vicenda (13,34). Solo chi ama il Figlio e i fretelli, sperimenta l'amore del Padre. La venuta di Dio, Padre e Figlio, sarà quella dello Spirito,proprio di chi ama il Figlio e i fratelli. La dimora di Dio tra gli uomini, la Sua Alleanza definitiva, è quella dell'amore. Chi ama Gesù, diventa tempio di Dio, luogo della Sua presenza . Ha in sé il Figlio che è nel Padre e il Padre che è nel Figlio. In lui Padre e Figlio pongono la propria dimora, manifestandosi a lui e in lui. Il posto che Gesù ci prepara presso il Padre siamo noi stessi che, nell'amore, diventiamo dimora Sua e del Padre.
A. V. S.Elisabetta della Trinità - “Mio Dio, Trinità che adoro” ...Cogliamo la grande sicurezza con la quale Elisabetta conosce la natura dell'essere umano, la tensione infinita del desiderio che lo abita, l'inappagabile sete di ben-essere che lo rende vivo e lo spinge a non accontentarsi di misura basse dell'esistere. Tutto ciò non è che l'eco della sete divina di ingrandire l'uomo, l'essere amato, di catturarne lo sguardo perché si muova verso la fonte della Vita, imparando il segreto evangelico della felice perdita di sé per crescere divenendo in Cristo. E' il sogno stesso di Cristo, il motivo della Sua passione per l'uomo, la dimensione eterna della Sua Pasqua-passaggio dalla terra al cielo, per rimanere nella profondità della terra umana, per vivere nell'uomo affinché l'uomo abbia Vita in Lui ; è l'opera della Fede, qualcosa di impossibile all'uomo ma possibile a Dio e per questo tanto incomprensibile quanto necessario per vivere al livello della propria dignità umana ...
È risorto il buon pastore che ha dato la vita per le sue pecore, e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia. Colletta
La tua mano, o Padre, protegga sempre questa famiglia, perché, liberata da ogni male per la risurrezione del tuo Figlio unigenito, con il tuo aiuto possa camminare sulle tue vie. Per il nostro Signore Gesù Cristo. Prima Lettura Vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente.
Dagli Atti degli Apostoli At 14,5-18
In quei giorni, a Icònio ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei con i loro capi di aggredire e lapidare Paolo e Bàrnaba; essi lo vennero a sapere e fuggirono nella città della Licaònia, Listra e Derbe, e nei dintorni, e là andavano evangelizzando. C'era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato. Egli ascoltava Paolo mentre parlava e questi, fissandolo con lo sguardo e vedendo che aveva fede di essere salvato, disse a gran voce: «Àlzati, ritto in piedi!». Egli balzò in piedi e si mise a camminare. La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, si mise a gridare, dicendo, in dialetto licaònio: «Gli dèi sono scesi tra noi in figura umana!». E chiamavano Bàrnaba «Zeus» e Paolo «Hermes», perché era lui a parlare. Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all'ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla. Sentendo ciò, gli apostoli Bàrnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando: «Uomini, perché fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi, e vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano. Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che tutte le genti seguissero la loro strada; ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge per stagioni ricche di frutti e dandovi cibo in abbondanza per la letizia dei vostri cuori». E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall'offrire loro un sacrificio.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 113 B (115)
R. Non a noi, Signore, ma al tuo nome da gloria. Oppure: R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Non a noi, Signore, non a noi, ma al tuo nome da gloria, per il tuo amore, per la tua fedeltà. Perché le genti dovrebbero dire: «Dov'è il loro Dio?». R.
Il nostro Dio è nei cieli: tutto ciò che vuole, egli lo compie. I loro idoli sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo. R.
Siate benedetti dal Signore, che ha fatto cielo e terra. I cieli sono i cieli del Signore, ma la terra l'ha data ai figli dell'uomo. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa, dice il Signore, e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto. (Gv 14,26)
Alleluia.
Vangelo Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome vi insegnerà ogni cosa.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 14,21-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gli disse Giuda, non l'Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
S. FAUSTI – Il nome di Giuda richiama i Giudei, l'obiezione che egli fa a Gesù corrisponde all'attesa di tutti. Tutti, compresi i suoi parenti, attendono una Sua anifestazione spettacolare davanti al mondo. Gesù però ha appena detto che tra poco il mondo non lo vedrà più .Giuda gli chiede come mai non si riveli al mondo, ma solo ai discepoli.
RispondiEliminaAncora nessuno ha capito che la Gloria di Dio è amore, umiltà e servizio. Essa è vista solo da chi ama e serve in umiltà. Gli altri restano ciechi fino a quando, contemplando il Figlio dell'uomo innalzato, saranno attirati a Lui. (12,32)
Solo il cuore innamorato vede la Gloria.
Alla domanda di Giuda ,Gesù ribadisce che amare Lui significa vivere come Lui, osservando la Sua Parola.E la Sua Parola è il comando di amarci a vicenda (13,34).
Solo chi ama il Figlio e i fretelli, sperimenta l'amore del Padre.
La venuta di Dio, Padre e Figlio, sarà quella dello Spirito,proprio di chi ama il Figlio e i fratelli.
La dimora di Dio tra gli uomini, la Sua Alleanza definitiva, è quella dell'amore.
Chi ama Gesù, diventa tempio di Dio, luogo della Sua presenza .
Ha in sé il Figlio che è nel Padre e il Padre che è nel Figlio.
In lui Padre e Figlio pongono la propria dimora, manifestandosi a lui e in lui.
Il posto che Gesù ci prepara presso il Padre siamo noi stessi che, nell'amore, diventiamo dimora Sua e del Padre.
A. V. S.Elisabetta della Trinità - “Mio Dio, Trinità che adoro” ...Cogliamo la grande sicurezza con la quale Elisabetta conosce la natura dell'essere umano, la tensione infinita del desiderio che lo abita, l'inappagabile sete di ben-essere che lo rende vivo e lo spinge a non accontentarsi di misura basse dell'esistere. Tutto ciò non è che l'eco della sete divina di ingrandire l'uomo, l'essere amato, di catturarne lo sguardo perché si muova verso la fonte della Vita, imparando il segreto evangelico della felice perdita di sé per crescere divenendo in Cristo.
RispondiEliminaE' il sogno stesso di Cristo, il motivo della Sua passione per l'uomo, la dimensione eterna della Sua Pasqua-passaggio dalla terra al cielo, per rimanere nella profondità della terra umana, per vivere nell'uomo affinché l'uomo abbia Vita in Lui ; è l'opera della Fede, qualcosa di impossibile all'uomo ma possibile a Dio e per questo tanto incomprensibile quanto necessario per vivere al livello della propria dignità umana ...
RispondiEliminaAntifona
È risorto il buon pastore
che ha dato la vita per le sue pecore,
e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia.
Colletta
La tua mano, o Padre,
protegga sempre questa famiglia,
perché, liberata da ogni male
per la risurrezione del tuo Figlio unigenito,
con il tuo aiuto possa camminare sulle tue vie.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente.
Dagli Atti degli Apostoli
At 14,5-18
In quei giorni, a Icònio ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei con i loro capi di aggredire e lapidare Paolo e Bàrnaba; essi lo vennero a sapere e fuggirono nella città della Licaònia, Listra e Derbe, e nei dintorni, e là andavano evangelizzando.
C'era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato. Egli ascoltava Paolo mentre parlava e questi, fissandolo con lo sguardo e vedendo che aveva fede di essere salvato, disse a gran voce: «Àlzati, ritto in piedi!». Egli balzò in piedi e si mise a camminare. La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, si mise a gridare, dicendo, in dialetto licaònio: «Gli dèi sono scesi tra noi in figura umana!». E chiamavano Bàrnaba «Zeus» e Paolo «Hermes», perché era lui a parlare.
Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all'ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla. Sentendo ciò, gli apostoli Bàrnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando: «Uomini, perché fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi, e vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano. Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che tutte le genti seguissero la loro strada; ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge per stagioni ricche di frutti e dandovi cibo in abbondanza per la letizia dei vostri cuori». E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall'offrire loro un sacrificio.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 113 B (115)
R. Non a noi, Signore, ma al tuo nome da gloria.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Non a noi, Signore, non a noi,
ma al tuo nome da gloria,
per il tuo amore, per la tua fedeltà.
Perché le genti dovrebbero dire:
«Dov'è il loro Dio?». R.
Il nostro Dio è nei cieli:
tutto ciò che vuole, egli lo compie.
I loro idoli sono argento e oro,
opera delle mani dell'uomo. R.
Siate benedetti dal Signore,
che ha fatto cielo e terra.
I cieli sono i cieli del Signore,
ma la terra l'ha data ai figli dell'uomo. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa,
dice il Signore,
e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto. (Gv 14,26)
Alleluia.
Vangelo
Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome vi insegnerà ogni cosa.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,21-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non l'Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Parola del Signore.