Translate

lunedì 27 febbraio 2017

" EL CUERPO DE JESÚS" Ju 19,40


3 commenti:

  1. S. FAUSTI – Tutto il Vangelo parla del Corpo di Gesù : racconta ciò che ha fatto, fino a ciò che si è fatto per noi in ciò che noi abbiamo fatto a Lui.
    Quel Corpo, sedimentazione di tutta la Sua esistenza, porta il sigillo dell'Amore compiuto, visibile nelle mani e nel fianco.
    A questo punto Gesù realizza il discorso fatto a Cafarnao, dopo aver sfamato le folle : il Pane di Vita, vera manna dal cielo è la Sua Carne data per la vita del mondo (6,48-51).
    Chi ne mangia , dimora nel Figlio, come il Figlio in lui, vivendo di Lui come Lui del Padre.
    E' importante guardare il Corpo di Gesù, in vita, in morte e dopo morte : è Il Dono di Dio per noi.
    Contemplandolo, accogliamo in noi lo Sposo che dorme, in attesa che il nostro cuore si svegli al Suo Amore.
    Ormai il nostro risveglio a Lui è anche il Suo in noi.
    Chi guarda il Trafitto è attirato da Lui : preso da Lui, Lo prende con sé.
    Giuseppe, discepolo nascosto e pauroso, osa andare da Pilato per levarlo dalla croce.
    Nicodemo, simpatizzante notturno, accorre carico di aromi.
    Sono i primi due, presi da questo Corpo, che Lo prendono.
    Così preparano la Pasqua, Sua e loro.
    Il Corpo di Gesù, che ha accolto il nostro aceto, è finalmente accolto, come le vesti e la madre (v, 23-27), come più tardi lo Spirito .
    La preparazione della Pasqua ha due fasi :
    la prima è la “consegna “ del Corpo, già compiuta da Gesù, la seconda è la Sua “accoglienza “ da compiersi in noi.
    Come la Croce del Figlio dell'uomo è la Sua esaltazione, anche il Suo essere messo sotto terra profuma di misteriosa vittoria.
    L'”ora” del Figlio dell'uomo è sotto il segno della Gloria, che, “da quell'ora “passa a ogni fratello.
    Invece della Sindone, ci sono dei “lini”. Il termine greco, al plurale, significa lenzuola di lino.
    Il mattino di Pasqua questi lini saranno trovati misteriosamente distesi.
    Con essi “legano” Gesù, come venne legato Lazzaro, prigioniero della morte (11,44).
    E' fasciato in lenzuola di lino, presagio che lo Sposo, diventato piccolo come tutti, il più piccolo di tutti, dorme. Quando si risveglierà, sarà Lui a slegarle e distenderle per l'incontro.
    Nella “Passione secondo Matteo “ di Bach, la deposizione nel sepolcro suona come una ninna nanna per il figlio che dorme.
    Gesù non è sepolto in fretta, ma con cura, secondo l'usanza comune dei giudei. Ma la Sua sepoltura non è comune. E' avvolto in lini, insieme ai migliori aromi.
    Il Suo Corpo, che ha dato Sangue e Acqua, è quello del Re : la Sua morte è l'effusione del profumo, del Nome.
    Ora l'Amore è amato: qualcuno lo accoglie e si libera il Suo Profumo.

    RispondiElimina
  2. S. GABRIELE DELL'ADDOLORATA -

    Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 10,17-27.
    In quel tempo, mentre Gesù usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?».
    Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.
    Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre».
    Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza».
    Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi».
    Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.
    Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!».
    I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: «Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio!
    E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
    Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: «E chi mai si può salvare?».
    Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio».

    RispondiElimina

  3. D. LITURGIA
    Dio, che con mirabile disegno di amore hai chiamato San Gabriele dell’Addolorata a vivere il mistero della Croce insieme con Maria, la madre di Gesù, guida il nostro spirito verso il tuo Figlio crocifisso perché partecipando alla sua passione e morte conseguiamo la gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen.


    O Signore, che hai insegnato a San Gabriele dell’Addolorata a meditare assiduamente i dolori della tua dolcissima Madre, e per mezzo di lei lo hai elevato alle vette più alte della santità, concedi a noi, per la sua intercessione e il suo esempio, di vivere tanto uniti alla tua Madre addolorata da goderne sempre la materna protezione. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.