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mercoledì 22 febbraio 2017

"NICODEMO" Ju 19,39


2 commenti:

  1. S. FAUSTI – Nicodemo è fariseo e capo dei giudei. Andò da Gesù nel buio della notte per venire alla luce e vedere il Regno di Dio (3,1). Ora ha tra le braccia il Corpo del Re.
    Ai primi tentativi di arrestare Gesù , Nicodemo aveva timidamente preso parte per Lui, appellandosi alla legalità (7, 50-52). Ora vede da vicino Colui che ha difeso.
    I nemici glielo hanno consegnato nelle mani.
    Nicodemo significa : “vincitore del popolo”.
    Accogliendo il dono di Dio è vincitore sulla morte e sul popolo dei morti.
    Risponde infatti all'Amore con un gesto simile a quello di Maria (12,1).
    Contemplando il Trafitto , entra nella ferita da cui può rinascere nuovo, generato dall'alto, da Acqua e Spirito (3,3-5).
    “Portando una mistura di mirra e aloe, circa cento libbre”. Questa scena fu già anticipata sei giorni prima a Betania, dove Gesù disse che il profumo, là versato, serviva per il giorno della Sua sepoltura (12,7). La scena ha lo stesso significato nuziale e celebra la vita.
    Il banchetto della resurrezione di Lazzaro, con il servizio di Marta e il profumo di Maria, anticipa questo banchetto. In esso, il Corpo di Gesù, posto in bocca alla madre terra e offerto in lei a tutti i suoi figli, è onorato con il servizio di Giuseppe (v.38) e il profumo di Nicodemo.
    Nicodemo unge Gesù : lo riconosce e consacra Cristo (=Unto) proprio in quanto dà la vita.
    Con Maria è il primo “cristiano” , unto dallo stesso profumo con cui unge il Suo Signore.
    Questo corpo è il Santuario di Dio (2,19-21) presenza dello Sposo che dà abbondanza di Vino bello
    (2,1-12). Questa abbondanza è rappresentata dalle cento libbre (Kg 33) di profumo.
    Il profumo (in ebraico shemen ) richiama il Nome (in ebraico shem).
    Dio è Amore, profumo effuso è il Suo Nome (Ct 1,3).
    Il profumo di sua natura si dona, impregnando tutto della sua essenza.
    Di profumi è pieno il Cantico dei Cantici, che racconta l'amore tra Dio e uomo.
    Il profumo, di cui odorano le vesti del Messia /Sposo (Sal 45,9), si espande ora dal Suo Corpo.

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  2. Acclamazione al Vangelo


    Alleluia, alleluia.

    Tu sei Pietro e su questa pietra
    edificherò la mia Chiesa
    e le potenze degli inferi
    non prevarranno su di essa. (Mt 16,18)

    Alleluia.


    Vangelo


    Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.


    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 16,13-19

    In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

    Parola del Signore

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