S. FAUSTI – Nicodemo è fariseo e capo dei giudei. Andò da Gesù nel buio della notte per venire alla luce e vedere il Regno di Dio (3,1). Ora ha tra le braccia il Corpo del Re. Ai primi tentativi di arrestare Gesù , Nicodemo aveva timidamente preso parte per Lui, appellandosi alla legalità (7, 50-52). Ora vede da vicino Colui che ha difeso. I nemici glielo hanno consegnato nelle mani. Nicodemo significa : “vincitore del popolo”. Accogliendo il dono di Dio è vincitore sulla morte e sul popolo dei morti. Risponde infatti all'Amore con un gesto simile a quello di Maria (12,1). Contemplando il Trafitto , entra nella ferita da cui può rinascere nuovo, generato dall'alto, da Acqua e Spirito (3,3-5). “Portando una mistura di mirra e aloe, circa cento libbre”. Questa scena fu già anticipata sei giorni prima a Betania, dove Gesù disse che il profumo, là versato, serviva per il giorno della Sua sepoltura (12,7). La scena ha lo stesso significato nuziale e celebra la vita. Il banchetto della resurrezione di Lazzaro, con il servizio di Marta e il profumo di Maria, anticipa questo banchetto. In esso, il Corpo di Gesù, posto in bocca alla madre terra e offerto in lei a tutti i suoi figli, è onorato con il servizio di Giuseppe (v.38) e il profumo di Nicodemo. Nicodemo unge Gesù : lo riconosce e consacra Cristo (=Unto) proprio in quanto dà la vita. Con Maria è il primo “cristiano” , unto dallo stesso profumo con cui unge il Suo Signore. Questo corpo è il Santuario di Dio (2,19-21) presenza dello Sposo che dà abbondanza di Vino bello (2,1-12). Questa abbondanza è rappresentata dalle cento libbre (Kg 33) di profumo. Il profumo (in ebraico shemen ) richiama il Nome (in ebraico shem). Dio è Amore, profumo effuso è il Suo Nome (Ct 1,3). Il profumo di sua natura si dona, impregnando tutto della sua essenza. Di profumi è pieno il Cantico dei Cantici, che racconta l'amore tra Dio e uomo. Il profumo, di cui odorano le vesti del Messia /Sposo (Sal 45,9), si espande ora dal Suo Corpo.
Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. (Mt 16,18)
Alleluia.
Vangelo
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 16,13-19
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
S. FAUSTI – Nicodemo è fariseo e capo dei giudei. Andò da Gesù nel buio della notte per venire alla luce e vedere il Regno di Dio (3,1). Ora ha tra le braccia il Corpo del Re.
RispondiEliminaAi primi tentativi di arrestare Gesù , Nicodemo aveva timidamente preso parte per Lui, appellandosi alla legalità (7, 50-52). Ora vede da vicino Colui che ha difeso.
I nemici glielo hanno consegnato nelle mani.
Nicodemo significa : “vincitore del popolo”.
Accogliendo il dono di Dio è vincitore sulla morte e sul popolo dei morti.
Risponde infatti all'Amore con un gesto simile a quello di Maria (12,1).
Contemplando il Trafitto , entra nella ferita da cui può rinascere nuovo, generato dall'alto, da Acqua e Spirito (3,3-5).
“Portando una mistura di mirra e aloe, circa cento libbre”. Questa scena fu già anticipata sei giorni prima a Betania, dove Gesù disse che il profumo, là versato, serviva per il giorno della Sua sepoltura (12,7). La scena ha lo stesso significato nuziale e celebra la vita.
Il banchetto della resurrezione di Lazzaro, con il servizio di Marta e il profumo di Maria, anticipa questo banchetto. In esso, il Corpo di Gesù, posto in bocca alla madre terra e offerto in lei a tutti i suoi figli, è onorato con il servizio di Giuseppe (v.38) e il profumo di Nicodemo.
Nicodemo unge Gesù : lo riconosce e consacra Cristo (=Unto) proprio in quanto dà la vita.
Con Maria è il primo “cristiano” , unto dallo stesso profumo con cui unge il Suo Signore.
Questo corpo è il Santuario di Dio (2,19-21) presenza dello Sposo che dà abbondanza di Vino bello
(2,1-12). Questa abbondanza è rappresentata dalle cento libbre (Kg 33) di profumo.
Il profumo (in ebraico shemen ) richiama il Nome (in ebraico shem).
Dio è Amore, profumo effuso è il Suo Nome (Ct 1,3).
Il profumo di sua natura si dona, impregnando tutto della sua essenza.
Di profumi è pieno il Cantico dei Cantici, che racconta l'amore tra Dio e uomo.
Il profumo, di cui odorano le vesti del Messia /Sposo (Sal 45,9), si espande ora dal Suo Corpo.
RispondiEliminaAcclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Tu sei Pietro e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi
non prevarranno su di essa. (Mt 16,18)
Alleluia.
Vangelo
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 16,13-19
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore