S. FAUSTI – La croce è il trono di Colui che è venuto sull'asinello. Il titolo, posto in alto, è l'epigrafe, la didascalia, la parola che ne svela la verità. Parola presa dal latino , indica il motivo della condanna. Scritta da Pilato a dileggio del Messia e dei capi giudei, ora diviene titolo di Gloria. Per sei volte nei v. 19-22 ricorre il vocabolo “scrivere”. Richiama la “Scrittura”; quanto in essa è scritto, è pienamente comprensibile dalla croce, chiave di lettura di tutta la Rivelazione. La carne del Crocifisso realizza ogni parola di Dio : è la Parola stessa. Il Crocifisso è la nuova Scrittura, da leggere e contemplare, da masticare e assimilare; in essa si manifesta l'amore estremo di Dio. Tutto ciò che è stato scritto, lì è compiuto: ogni lettera è diventata Spirito e Vita. Per questo Paolo dice di non conoscere altro se non Gesù, il Messia Crocifisso (1 Cor2,2). In Lui sono nascosti tutti i tesori della Sapienza e della Scienza (Col 2,3), in Lui abita corporalmente tutta la pienezza della divinità (Col 2,9). La Sua Carne è l'Epifania di Dio. L'annuncio di Paolo non fa che de-scrivere , dipingere al vivo, il Crocifisso (Gal 3,1). Egli è tutta la Scrittura. La croce è il distintivo necessario di Dio nel Suo Amore per questo mondo perduto. “Bisogna” che il Figlio dell'uomo sia innalzato (3,14): solo la sua vista è antidoto al veleno della menzogna antica. La croce infatti è la distanza infinita che Dio ha posto tra se stesso e ogni nostra immagine di Lui. Gesù significa il 'Signore salva'. Sulla croce Gesù realizza il Suo Nome . È il Signore che salva l'uomo. Tutta la Scrittura si capisce alla luce del mistero pasquale di Gesù (2,22- 13,19- 14,29- 16,4): Mosè, i profeti e i Salmi parlano della necessità della Passione del Messia. Il Pastore regna in quanto 'Agnello che toglie il peccato del mondo' (1,29). La Sua croce rappresenta insieme l'odio del mondo e l'Amore incondizionato di Dio, che vince il male con il bene. Questo è il Suo modo di essere Re. Sulla croce si compie quanto profetò Zaccaria :”Il Signore sarà Re di tutta la terra e ci sarà il Signore soltanto, e soltanto il Suo Nome” (Zac 14,9). La nuova Scrittura è leggibile in ogni lingua.E' scritta in ebraico, lingua della promessa, perché i religiosi non presumano, ma accolgano la salvezza; in latino,lingua dei dominatori, perchè i potenti siano convinti di impotenza; in greco, lingua dei sapienti, perchè conoscano la propria stoltezza. Così tutti siamo salvati per grazia. Guardando la croce, ogni lingua proclama che :”Gesù è il Signore” “il Nome al di sopra di ogni altro nome” (Fil 2,9-11). Dicono a Pilato di cambiare il titolo, scrivendo che è un sedicente re dei giudei. Pilato non cambia . La scritta resta immutabile. Questa è la nuova Scrittura, universale ed eterna. Ciò che è stato scritto allora, rimane valido per sempre: chi contempla il Crocifisso vede a viso scoperto, la Gloria.
S. FAUSTI – La croce è il trono di Colui che è venuto sull'asinello. Il titolo, posto in alto, è l'epigrafe, la didascalia, la parola che ne svela la verità. Parola presa dal latino , indica il motivo della condanna. Scritta da Pilato a dileggio del Messia e dei capi giudei, ora diviene titolo di Gloria.
RispondiEliminaPer sei volte nei v. 19-22 ricorre il vocabolo “scrivere”. Richiama la “Scrittura”; quanto in essa è scritto, è pienamente comprensibile dalla croce, chiave di lettura di tutta la Rivelazione.
La carne del Crocifisso realizza ogni parola di Dio : è la Parola stessa.
Il Crocifisso è la nuova Scrittura, da leggere e contemplare, da masticare e assimilare; in essa si manifesta l'amore estremo di Dio.
Tutto ciò che è stato scritto, lì è compiuto: ogni lettera è diventata Spirito e Vita.
Per questo Paolo dice di non conoscere altro se non Gesù, il Messia Crocifisso (1 Cor2,2).
In Lui sono nascosti tutti i tesori della Sapienza e della Scienza (Col 2,3), in Lui abita corporalmente tutta la pienezza della divinità (Col 2,9).
La Sua Carne è l'Epifania di Dio.
L'annuncio di Paolo non fa che de-scrivere , dipingere al vivo, il Crocifisso
(Gal 3,1).
Egli è tutta la Scrittura.
La croce è il distintivo necessario di Dio nel Suo Amore per questo mondo perduto.
“Bisogna” che il Figlio dell'uomo sia innalzato (3,14): solo la sua vista è antidoto al veleno della menzogna antica.
La croce infatti è la distanza infinita che Dio ha posto tra se stesso e ogni nostra immagine di Lui.
Gesù significa il 'Signore salva'.
Sulla croce Gesù realizza il Suo Nome . È il Signore che salva l'uomo.
Tutta la Scrittura si capisce alla luce del mistero pasquale di Gesù (2,22- 13,19- 14,29- 16,4): Mosè, i profeti e i Salmi parlano della necessità della Passione del Messia.
Il Pastore regna in quanto 'Agnello che toglie il peccato del mondo' (1,29).
La Sua croce rappresenta insieme l'odio del mondo e l'Amore incondizionato di Dio, che vince il male con il bene. Questo è il Suo modo di essere Re.
Sulla croce si compie quanto profetò Zaccaria :”Il Signore sarà Re di tutta la terra e ci sarà il Signore soltanto, e soltanto il Suo Nome” (Zac 14,9).
La nuova Scrittura è leggibile in ogni lingua.E' scritta in ebraico, lingua della promessa, perché i religiosi non presumano, ma accolgano la salvezza;
in latino,lingua dei dominatori, perchè i potenti siano convinti di impotenza;
in greco, lingua dei sapienti, perchè conoscano la propria stoltezza.
Così tutti siamo salvati per grazia.
Guardando la croce, ogni lingua proclama che :”Gesù è il Signore” “il Nome al di sopra di ogni altro nome” (Fil 2,9-11).
Dicono a Pilato di cambiare il titolo, scrivendo che è un sedicente re dei giudei. Pilato non cambia . La scritta resta immutabile. Questa è la nuova Scrittura, universale ed eterna. Ciò che è stato scritto allora, rimane valido per sempre: chi contempla il Crocifisso vede a viso scoperto, la Gloria.