Translate

sabato 1 agosto 2015

SE RETIRÓ SOLO A LA MONTAÑA JU 6,14-15


6 commenti:


  1. STUPORE DAVANTI ALL'UNIGENITO – LA MADRE – S. KAROL WOJTYLA
    ...Ma io sapevo : la luce che si snoda in questi eventi
    come fibra di una scintilla nascosta sotto la scorza dei giorni
    sei Tu.
    Non io l'irradiavo -
    pure fosti più mio in quel bagliore, in quel silenzio
    che come frutto della mia carne e del mio sangue.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prima Lettura
      Gli apostoli se ne andarono dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.
      Dagli Atti degli Apostoli
      At 5,34-42

      In quei giorni, si alzò nel sinedrio un fariseo, di nome Gamalièle, dottore della Legge, stimato da tutto il popolo. Diede ordine di far uscire [gli apostoli] per un momento e disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini. Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui furono dissolti e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui si dispersero. Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest'opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!».
      Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero flagellare e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù.
      Quindi li rimisero in libertà. Essi allora se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.
      E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il Cristo.

      Parola di Dio.

      Salmo Responsoriale
      Dal Sal 26 (27)

      R. Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua casa.
      Oppure:
      R. Alleluia, alleluia, alleluia.

      Il Signore è mia luce e mia salvezza:
      di chi avrò timore?
      Il Signore è difesa della mia vita:
      di chi avrò paura? R.

      Una cosa ho chiesto al Signore,
      questa sola io cerco:
      abitare nella casa del Signore
      tutti i giorni della mia vita,
      per contemplare la bellezza del Signore
      e ammirare il suo santuario. R.

      Sono certo di contemplare la bontà del Signore
      nella terra dei viventi.
      Spera nel Signore, sii forte,
      si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. R.

      Acclamazione al Vangelo
      Alleluia, alleluia.

      Non di solo pane vivrà l’uomo,
      ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. (Mt 4,4b)

      Alleluia.

      Vangelo
      Gesù distribuì i pani a quelli che erano seduti, quanto ne volevano.
      Dal Vangelo secondo Giovanni
      Gv 6,1-15

      In quel tempo, Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
      Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
      Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
      Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
      Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

      Parola del Signore.

      Elimina
    2. Benedetto XVI ...- Nello sviluppo interno del pensiero ebraico era, infatti, diventato sempre più chiaro che il vero Pane del cielo, che nutriva e nutre Israele,è proprio la legge, la Parola d Dio.
      Nella letteratura sapienziale, la sapienza, sostanzialmente accessibile e presente nella legge, compare come “Pane”; la letteratura rabbinica ha sviluppato ulteriormente questo pensiero.
      E' questa la prospettiva da cui dobbiamo capire il confronto di Gesù con i Giudei riuniti nella sinagoga di Cafarnao. Gesù sottolinea innanzitutto che essi non hanno capito la moltiplicazione dei pani come “segno”, ma che il loro interesse era rivolto al mangiare e al saziarsi.
      Hanno considerato la salvezza da un punto di vista puramente materiale, quello del benessere generale, sminuendo così l'uomo e, in realtà, dimenticando Dio..
      La manna , pur venendo dal cielo, era un nutrimento terreno, anzi un surrogato di nutrimento destinato ad esaurirsi non appena fossero usciti dal deserto e pervenuti in terra abitata.
      Il dono che nutre l'uomo in quanto uomo deve essere più grande , deve trovarsi su un altro piano.
      E' forse la Torah? In qualche modo in essa, attraverso di essa, l'uomo può fare della Volontà di Dio il suo cibo. Si, la Torah è Pane venuto da Dio; ma ci mostra,per così dire, solo le spalle di Dio: è “un'ombra”.
      “Il Pane di Dio è Colui che discende dal Cielo e dà la Vita al mondo” (Gv 6,33).
      Quando gli ascoltatori questo non lo capiscono ancora, Gesù ripete in modo ancora più inequivocabile :”Io Sono il Pane della Vita, chi viene a me non avrà più fame, chi crede in me non avrà più sete” (6,35).
      La legge è diventata Persona. Nell'incontro con Gesù ci nutriamo, per così dire, dello Stesso Dio Vivente, mangiamo davvero il Pane del Cielo.

      Elimina
  2. S. FAUSTI - Gesù non si serve del pane per asservire gli uomini,
    ma si fa loro servo, per liberarli.
    Il Figlio, anche da solo, non è mai solo : è sempre col Padre.
    Per questo sa alzare gli occhi sui fratelli, condividendo con loro la sua vita di Figlio.

    RispondiElimina
  3. La regalità di Gesù abbraccia l universo e si estende nell' Eterno di Dio, e si manifesta nell' umiliare Se Stesso, facendosi uomo e ubbidiente fino alla morte di Croce ( Fil 2), per realizzare il disegno del Padre .Egli Lo risuscita e gli Dona il Nome al di sopra di ogni altro nome," perché nel Nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli,sulla terra e sotto terra e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore,a Gloria di Dio Padre"

    RispondiElimina
  4. ECCO QUEL CHE ABBIAMO
    https://www.youtube.com/watch?v=yfapEPqKQ3g

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.