S.FAUSTI – Chi vuol essere capo del popolo è un falso pastore ; a meno che abbia come modello colui che ha lavato i piedi ai suoi discepoli. Il pastore bello ci rivela quanto sia brutto ciò che consideriamo normale, anzi, appetibile . Il Figlio ci fa vedere come il nostro stare insieme sia latrocinio e brigantaggio, negazione della fraternità. I profeti hanno sempre denunciato l'ingiustizia e l'oppressione dei capi del popolo. Colpisce il fatto che “tutti” siano falsi pastori. Nessuno, infatti, prima di Gesù, ha visto il Padre . Da Adamo in poi, tutti abbiamo una falsa immagine di Dio e, quindi, un falso modello di uomo. Quello dominante, impersonato da re, sacerdoti e capi, è proprio di chi si impone con violenza e, per giunta, si fa chiamare benefattore , per coprire le sue malefatte. Grande è il potere della parola , sia vera che menzognera. La differenza, non trascurabile, è che la prima fa essere ciò che è, mentre la seconda fa apparire ciò che non è e riduce a nulla ciò che è. La salvezza non è entrare nel tempio come pecore da macello, ma uscire con lui per entrare in lui, il Figlio, che ci dà la vita e in abbondanza. Egli è infatti l'intelligenza amorosa del Padre , salva la nostra umanità , aprendola alla luce della sua verità. Gesù non propone di uscire dall'ovile per entrarci di nuovo, bensì di entrare in lui, che è la porta, per uscire definitivamente dalla schiavitù.Si può , quindi, intendere, che chi chi entrerà in lui, uscirà dall'ovile, trovando finalmente cibo e acqua. Lui stesso è infatti il pascolo del gregge, il vero Pane di Vita (6,33-35) che soddisfa ogni fame e sete.
KAROL WOJTYLA – Trittico Romano “In principio era il Verbo... e per mezzo di Lui tutto è stato fatto”, il tutto in cui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo - Il Verbo, lo stupendo Verbo – il Verbo Eterno, come un'invisibile soglia di tutto ciò che ha iniziato ad esistere, esiste ed esisterà. Come se il Verbo fosse la soglia.
La soglia del Verbo, in cui tutto era in modo invisibile, eterno e divino – dietro questa soglia iniziano gli eventi!
LETTURA DEL GIORNO Dagli Atti degli Apostoli At 11,1-18
In quei giorni, gli apostoli e i fratelli che stavano in Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. E, quando Pietro salì a Gerusalemme, i fedeli circoncisi lo rimproveravano dicendo: «Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!». Allora Pietro cominciò a raccontare loro, con ordine, dicendo: «Mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa e in estasi ebbi una visione: un oggetto che scendeva dal cielo, simile a una grande tovaglia, calata per i quattro capi, e che giunse fino a me. Fissandola con attenzione, osservai e vidi in essa quadrupedi della terra, fiere, rettili e uccelli del cielo. Sentii anche una voce che mi diceva: "Coraggio, Pietro, uccidi e mangia!". Io dissi: "Non sia mai, Signore, perché nulla di profano o di impuro è mai entrato nella mia bocca". Nuovamente la voce dal cielo riprese: "Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano". Questo accadde per tre volte e poi tutto fu tirato su di nuovo nel cielo. Ed ecco, in quell'istante, tre uomini si presentarono alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. Vennero con me anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell'uomo. Egli ci raccontò come avesse visto l'angelo presentarsi in casa sua e dirgli: "Manda qualcuno a Giaffa e fa' venire Simone, detto Pietro; egli ti dirà cose per le quali sarai salvato tu con tutta la tua famiglia". Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese su di loro, come in principio era disceso su di noi. Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: "Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo". Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?». All'udire questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: «Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!».
VANGELO DEL GIORNO Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 10,1-10
In quel tempo, disse Gesù: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita a l'abbiano in abbondanza».
PAROLE DEL SANTO PADRE Cristo, Buon Pastore, è diventato la porta della salvezza dell’umanità, perché ha offerto la vita per le sue pecore. Gesù, pastore buono e porta delle pecore, è un capo la cui autorità si esprime nel servizio, un capo che per comandare dona la vita e non chiede ad altri di sacrificarla. Di un capo così ci si può fidare, come le pecore che ascoltano la voce del loro pastore perché sanno che con lui si va a pascoli buoni e abbondanti. […] Oggi siamo invitati a non lasciarci distogliere dalle false sapienze di questo mondo, ma a seguire Gesù, il Risorto, come unica guida sicura che dà senso alla nostra vita. (Regina Caeli, 7 maggio 2017)
S.FAUSTI – Chi vuol essere capo del popolo è un falso pastore ; a meno che abbia come modello colui che ha lavato i piedi ai suoi discepoli. Il pastore bello ci rivela quanto sia brutto ciò che consideriamo normale, anzi, appetibile . Il Figlio ci fa vedere come il nostro stare insieme sia latrocinio e brigantaggio, negazione della fraternità.
RispondiEliminaI profeti hanno sempre denunciato l'ingiustizia e l'oppressione dei capi del popolo. Colpisce il fatto che “tutti” siano falsi pastori. Nessuno, infatti, prima di Gesù, ha visto il Padre . Da Adamo in poi, tutti abbiamo una falsa immagine di Dio e, quindi, un falso modello di uomo.
Quello dominante, impersonato da re, sacerdoti e capi, è proprio di chi si impone con violenza e, per giunta, si fa chiamare benefattore , per coprire le sue malefatte.
Grande è il potere della parola , sia vera che menzognera.
La differenza, non trascurabile, è che la prima fa essere ciò che è,
mentre la seconda fa apparire ciò che non è e riduce a nulla ciò che è.
La salvezza non è entrare nel tempio come pecore da macello, ma uscire con lui per entrare in lui, il Figlio, che ci dà la vita e in abbondanza.
Egli è infatti l'intelligenza amorosa del Padre , salva la nostra umanità , aprendola alla luce della sua verità.
Gesù non propone di uscire dall'ovile per entrarci di nuovo, bensì di entrare in lui, che è la porta, per uscire definitivamente dalla schiavitù.Si può , quindi, intendere, che chi chi entrerà in lui, uscirà dall'ovile, trovando finalmente cibo e acqua. Lui stesso è infatti il pascolo del gregge, il vero Pane di Vita (6,33-35) che soddisfa ogni fame e sete.
KAROL WOJTYLA – Trittico Romano
RispondiElimina“In principio era il Verbo...
e per mezzo di Lui tutto è stato fatto”,
il tutto in cui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo -
Il Verbo, lo stupendo Verbo – il Verbo Eterno,
come un'invisibile soglia
di tutto ciò che ha iniziato ad esistere, esiste ed esisterà.
Come se il Verbo fosse la soglia.
La soglia del Verbo, in cui tutto era in modo invisibile,
eterno e divino – dietro questa soglia
iniziano gli eventi!
LETTURA DEL GIORNO
RispondiEliminaDagli Atti degli Apostoli
At 11,1-18
In quei giorni, gli apostoli e i fratelli che stavano in Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. E, quando Pietro salì a Gerusalemme, i fedeli circoncisi lo rimproveravano dicendo: «Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!».
Allora Pietro cominciò a raccontare loro, con ordine, dicendo: «Mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa e in estasi ebbi una visione: un oggetto che scendeva dal cielo, simile a una grande tovaglia, calata per i quattro capi, e che giunse fino a me. Fissandola con attenzione, osservai e vidi in essa quadrupedi della terra, fiere, rettili e uccelli del cielo. Sentii anche una voce che mi diceva: "Coraggio, Pietro, uccidi e mangia!". Io dissi: "Non sia mai, Signore, perché nulla di profano o di impuro è mai entrato nella mia bocca". Nuovamente la voce dal cielo riprese: "Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano". Questo accadde per tre volte e poi tutto fu tirato su di nuovo nel cielo. Ed ecco, in quell'istante, tre uomini si presentarono alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. Vennero con me anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell'uomo. Egli ci raccontò come avesse visto l'angelo presentarsi in casa sua e dirgli: "Manda qualcuno a Giaffa e fa' venire Simone, detto Pietro; egli ti dirà cose per le quali sarai salvato tu con tutta la tua famiglia". Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese su di loro, come in principio era disceso su di noi. Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: "Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo". Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?».
All'udire questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: «Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!».
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10,1-10
In quel tempo, disse Gesù: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita a l'abbiano in abbondanza».
PAROLE DEL SANTO PADRE
Cristo, Buon Pastore, è diventato la porta della salvezza dell’umanità, perché ha offerto la vita per le sue pecore. Gesù, pastore buono e porta delle pecore, è un capo la cui autorità si esprime nel servizio, un capo che per comandare dona la vita e non chiede ad altri di sacrificarla. Di un capo così ci si può fidare, come le pecore che ascoltano la voce del loro pastore perché sanno che con lui si va a pascoli buoni e abbondanti. […] Oggi siamo invitati a non lasciarci distogliere dalle false sapienze di questo mondo, ma a seguire Gesù, il Risorto, come unica guida sicura che dà senso alla nostra vita. (Regina Caeli, 7 maggio 2017)