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lunedì 22 agosto 2016

"EL QUE ME AMA" JU 14,21


4 commenti:

  1. S. FAUSTI - “Avere “ i comandi di Gesù significa farli propri e viverli. Ascoltare la parola e non osservarla è l'empietà denunciata dai profeti Nel v. 15 Gesù dice che chi Lo ama osserva i Suoi comandi, qui dice che chi osserva i Suoi comandi ,Lo ama .
    L'amore è principio e fine dell'osservare i Suoi comandi : se l'amore fa vivere come Lui, vivere come Lui realizza l'amore.
    Il Padre ama tutti gli uomini, anche se Lo ignorano e lo rifiutano .
    Ma solo chi ama il Figlio e osserva i Suoi comandi, ha il Figlio dentro di sé e
    sperimenta l'amore del Padre verso di Lui.
    Accettare l'amore gratuito del Padre è l'atto di libertà che ci fa essere ciò che siamo :
    figli che amano perchè amati.
    Pure il Figlio ci ama da sempre, come il Padre, anche se Lo rinneghiamo come Pietro e Lo tradiamo come Giuda.
    Il fatto che ci ami così, ci permetterà di fare esperienza del Suo amore per noi.
    Solo chi ama conosce l'amore con cui è amato.
    Senza amore per Gesù , non c'è conoscenza né di Lui, né del Padre, né dello Spirito: “Chi non ama non ha conosciuto Dio , perchè Dio è Amore” 1Gv 4,8

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  2. Il Discepolo che Gesù amava, certo è chi ne ha parlato come nessun altro:(1Gv 4,11-16)
    "Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.

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  3. Antifona

    È risorto il buon pastore
    che ha dato la vita per le sue pecore,
    e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia.
    Colletta

    La tua mano, o Padre,
    protegga sempre questa famiglia,
    perché, liberata da ogni male
    per la risurrezione del tuo Figlio unigenito,
    con il tuo aiuto possa camminare sulle tue vie.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.
    Prima Lettura
    Vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente.

    Dagli Atti degli Apostoli
    At 14,5-18

    In quei giorni, a Icònio ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei con i loro capi di aggredire e lapidare Paolo e Bàrnaba; essi lo vennero a sapere e fuggirono nella città della Licaònia, Listra e Derbe, e nei dintorni, e là andavano evangelizzando.
    C'era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato. Egli ascoltava Paolo mentre parlava e questi, fissandolo con lo sguardo e vedendo che aveva fede di essere salvato, disse a gran voce: «Àlzati, ritto in piedi!». Egli balzò in piedi e si mise a camminare. La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, si mise a gridare, dicendo, in dialetto licaònio: «Gli dèi sono scesi tra noi in figura umana!». E chiamavano Bàrnaba «Zeus» e Paolo «Hermes», perché era lui a parlare.
    Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all'ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla. Sentendo ciò, gli apostoli Bàrnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando: «Uomini, perché fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi, e vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano. Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che tutte le genti seguissero la loro strada; ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge per stagioni ricche di frutti e dandovi cibo in abbondanza per la letizia dei vostri cuori». E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall'offrire loro un sacrificio.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 113 B (115)

    R. Non a noi, Signore, ma al tuo nome da gloria.
    Oppure:
    R. Alleluia, alleluia, alleluia.

    Non a noi, Signore, non a noi,
    ma al tuo nome da gloria,
    per il tuo amore, per la tua fedeltà.
    Perché le genti dovrebbero dire:
    «Dov'è il loro Dio?». R.

    Il nostro Dio è nei cieli:
    tutto ciò che vuole, egli lo compie.
    I loro idoli sono argento e oro,
    opera delle mani dell'uomo. R.

    Siate benedetti dal Signore,
    che ha fatto cielo e terra.
    I cieli sono i cieli del Signore,
    ma la terra l'ha data ai figli dell'uomo. R.

    Acclamazione al Vangelo

    Alleluia, alleluia.

    Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa,
    dice il Signore,
    e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto. (Gv 14,26)

    Alleluia.

    Vangelo
    Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome vi insegnerà ogni cosa.

    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 14,21-26

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».
    Gli disse Giuda, non l'Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».
    Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
    Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

    Parola del Signore.


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