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mercoledì 11 gennaio 2017

"ABIERTAMENTE" Ju 18 19-21


1 commento:

  1. S. FAUSTI - Pietro è interrogato dai servi circa il suo essere discepolo di Gesù, Gesù è interrogato dal capo circa i Suoi discepoli e il Suo insegnamento.Non si formula accusa né si offrono prove.
    Tutta la Sua vita pubblica è stata una rivelazione : Lo si conosce bene e si è già deciso di ucciderlo.
    Ormai alla fine della Sua missione , Gesù risponde facendo una considerazione complessiva sul Suo insegnamento.
    La prima caratteristica del Suo insegnamento è l'essere pubblico, aperto a tutti.
    Non è esoterico, “dice-tutto” francamente , senza nascondere nulla.
    Gesù si distingue dal mondo : ne è il Principio, la Parola attraverso la quale fu fatto, il Figlio inviato dal Padre per rivelargli il Suo Amore.
    Egli fa conoscere Dio , la Sua esistenza è racconto dell'Amore del Padre offerto a tutti.
    Tranne i discorsi fatti ai discepoli nell'Ultima Cena, Gesù ha insegnato nella sinagoga e nel tempio, rispettivamente luogo della Parola e della Presenza.
    Il Signore non ha parlato in segreto o in luogo oscuro (Is 45,19).
    Gesù non tiene nascosto nulla : rivela il mistero di Dio.
    Gesù interrogato, si fa interrogatore.
    Egli ha detto tutto a tutti.
    Ora attende risposta.
    Il Signore non va interrogato, ma ascoltato.
    Spesso interroghiamo Dio o ci interroghiamo su di Lui. Ma inutilmente.
    Non capiremo nulla di Lui fino a quando non taciamo e ci lasciamo interrogare da Lui.
    L'ignoranza, è vero, scusa tutti, ma ci rende come bestie.
    La conoscenza invece responsabilizza ; e ci rende uomini, capaci di rispondere.

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