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mercoledì 4 gennaio 2017

"QUE ESTOS SE VAYAN" Ju 18,8-11


2 commenti:

  1. S. FAUSTI - “Lasciate che questi se ne vadano” Gesù è il Pastore Bello, che espone, dispone e depone la Sua vita per salvare le pecore da lupi, ladri e briganti.
    “Andarsene “ in Giovanni indica il cammino di Gesù verso il Padre. Se adesso i discepoli fossero catturati , a differenza di Lui, non potrebbero andarsene. Non sono ancora in grado di seguirlo, Lo seguiranno dopo. “Affinchè si adempisse la Parola .
    Qui l'Evangelista introduce un detto di Gesù con la formula abituale con cui si cita la Scrittura.
    Le Sue parole, infatti, hanno autorità divina : è Lui la Parola.
    Pietro non ha quella spada a due tagli che è la Parola di Dio (Eb 4,12).
    Ha invece uno strumento di violenza, come i nemici di Gesù. Per questo Lo rinnegherà.
    Dopo Pasqua , Pietro “tirerà” le reti piene di pesci.
    Il gesto di Pietro è profezia eterna.
    Anche i suoi posteri, quando bramano il potere ed esercitano la violenza, sono come lui : non accettando il Messia Crocifisso, invece di portare la Parola di salvezza, tolgono la possibilità di ascoltarla. Pietro, usando la spada, vuole un messianismo che si impone con la forza delle armi.
    E' contro la regalità di Gesù, il Figlio che consegna la Sua vita ai fratelli.
    Gli è pietra di scandalo, perchè non pensa secondo Dio, ma secondo gli uomini.
    La sua durezza è opposta a quella della pietra scartata dai costruttori (Sl 118,22) , della roccia che ci salva (Sl 95,1).
    Mentre Pietro si lascia vincere dal male, Gesù vince il male con il bene (Rom 12,21).
    “Il calice che il Padre mi ha dato, non lo berrò?” E' il calice dell'ira e del furore, pieno del male del mondo , il calice dell'ingiustizia, che al giusto tocca bere.
    Bere questo calice è “il potere” , la gloria del Figlio, che è la stessa del Padre .
    Amare di un amore più forte di ogni male e della stessa morte.
    Questo è “il comando” che il Figlio ha ricevuto.

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  2. CANTO AL VANGELO (Gv 1,14.12)
    Alleluia, alleluia.
    Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
    aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti,
    ultimamente, in questi giorni,
    ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
    Alleluia.

    VANGELO (Gv 1,35-42)
    Abbiamo trovato il Messia.
    + Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
    Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì - che, tradotto, significa maestro -, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
    Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» - che si traduce Cristo - e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» - che significa Pietro.
    Parola del Signore

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