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martedì 28 marzo 2017

"MARÍA!" Ju 20,15-16



2 commenti:

  1. S. FAUSTI – Come gli angeli, anche Gesù interpella Maria con il nome di “donna”. Così chiamò sua Madre alle nozze di Cana e sul Calvario, la Samaritana al pozzo e l'adultera perdonata nel tempio.
    ”Perchè piangi?” Ora Gesù come poco prima gli angeli, le domanda perchè piange. Sa bene perchè piange. Per Lui, per la Sua morte, per la Sua scomparsa dal sepolcro.
    Le lacrime, che sgorgano dal suo abisso di dolore, per vedere Colui che cerca : anzi Colui che l'ha cercata e l'ha trovata. Ma, se non cessano, fanno da velo. La tristezza che muove a cercare Dio è buona, ma impedisce di trovarlo a chi già lo cerca. Deve però uscire tutta dal nostro cuore, perchè possa tutto riempirsi di gioia nell'incontro con il Risorto.
    “Chi cerchi?” La seconda domanda di Gesù a Maria richiama la prima domanda rivolta ai discepoli . “Chi cercate?”(1,38).
    E' la stessa rivolta ai nemici nel giardino degli ulivi : “Chi cercate?”(18,4).
    L'uomo è desiderio, sempre in cerca di quanto lo possa soddisfare. Ma si può cercare il Signore per prenderlo o per esserne presi, per togliergli o per ricevere la Sua vita.
    Maria si è alzata ed è corsa di buon mattino per le strade e per le piazze della città in cerca del suo amato (Ct 3,2).
    “Pensando che fosse il giardiniere”, Maria lo chiama Signore, anche se ancora non sa che è Colui che va cercando. Proprio lui, lo Sposo che ha dinanzi, ha portato il Suo Corpo nella notte e l'ha immerso nello sheol , dando prova del Suo Amore più forte della morte.
    Maria interroga l'unico che è in grado di darle risposta . Non vuole che Lui. Senza di Lui è vagabonda. Non trova casa presso nessuno dei suoi compagni , fossero anche luminosi come angeli.
    Il Corpo che Maria cerca, senza nominarlo tanto è per lei ovvio, non è più dove l'abbiamo posto noi (19,42), dove fu posto Lazzaro (11,34) e dove, presto o tardi , tutti siamo posti. Il Signore ha portato il Suo Corpo fin dentro la morte per porlo davanti agli occhi di Maria, come sua vita.
    Come può lei da sola, levare quel Corpo che Giuseppe levò dalla croce per porlo nel sepolcro, assistito da Nicodemo?
    Ma l'amore è capace di portare ogni peso, perchè nulla al mondo pesa come l'amore.
    Solo se Maria leva il Corpo del suo Signore, è levata la pietra da quel sepolcro che è il suo cuore.

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  2. LETTURA DEL GIORNO
    Dal Cantico dei Cantici
    Cant 3,1-4

    Così dice la sposa: «Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato l'amore dell'anima mia; l'ho cercato, ma non l'ho trovato. Mi alzerò e farò il giro della città per le strade e per le piazze; voglio cercare l'amore dell'anima mia. L'ho cercato, ma non l'ho trovato. Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città: Avete visto l'amore dell'anima mia?. Da poco le avevo oltrepassate, quando trovai l'amore dell'anima mia». Parola di Dio. Oppure (2Cor 5, 14-17: Ora non conosciamo più Cristo alla maniera umana): Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi Fratelli, l'amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro. Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.

    VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 20,1-2.11-18

    Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    “E Gesù la chiama: «Maria!»: la rivoluzione della sua vita, la rivoluzione destinata a trasformare l’esistenza di ogni uomo e donna, comincia con un nome che riecheggia nel giardino del sepolcro vuoto. Provate a pensare anche voi, in questo istante, col bagaglio di delusioni e sconfitte che ognuno di noi porta nel cuore, che c’è un Dio vicino a noi che ci chiama per nome e ci dice: “Rialzati, smetti di piangere, perché sono venuto a liberarti!”. E’ bello questo”. (Udienza Generale, 17 maggio 2017)

    continua...> "SUBO A MI PADRE" Ju 20, 17
    "LAS NUEVAS" Ju 20,18

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