S. FAUSTI - “Non mi trattenere” l'imperativo presente negativo ordina di interrompere un'azione in corso. Il verbo “toccare” in Giovanni ricorre solo qui. La sposa finalmente abbraccia lo Sposo. Ma Gesù le dice che questo è solo il fidanzamento , anticipo dell'unione definitiva. Questa sarà dopo. Ora c'è un cammino da fare, il Suo stesso, per essere con Lui. Per Giovanni la croce è già Gloria : è l'ora di trasferirsi da questo mondo al Padre. Come mai adesso, che è già risorto, dice di non essere ancora salito al Padre? In realtà il Figlio è già asceso al Padre. Con la Sua morte è andato a prepararci un posto e ha promesso che sarebbe venuto a prenderci con sé , perchè anche noi siamo dove è Lui (14,2). Ora che è risorto, compie la promessa : torna a noi con la forza del Suo Spirito, perchè anche noi andiamo là dove Lui da sempre è. Solo quando saremo anche noi nella dimora del Padre Suo e nostro, ci sarà l'abbraccio definitivo. La “salita” al Padre , della quale parla, non è tanto la Sua, quanto quella dei suoi fratelli, ai quali ha mostrato la via. Questa via, che è la verità della vita (14,6), è il Gesù terreno, il Maestro : la “Sua carne” insegna ad ogni carne il cammino verso il Padre. Tutta la storia, personale e universale, ormai non è che il ritorno del creato al suo Creatore, nella carne del Figlio. Non dobbiamo trattenere Gesù per condurlo nella stanza della nostra madre. Lo riporteremo ancora nel sepolcro, la terra da cui è appena uscito. Dobbiamo invece seguirlo nella casa del Padre Suo celeste, che è ormai anche nostro. Lì si consumano le nozze. Solo al termine del cammino, nostro e di tutti, ci sarà l'unione piena, anticipata nell'abbraccio della Maddalena, e di quanti, come lei, Lo amano. L'abbraccio con il Risorto, diventa invio verso i suoi fratelli. E' l'unica volta che Gesù chiama i discepoli “i miei fratelli”. Ci ha resi tali assumendo la nostra carne e vivendo in essa la pienezza dell'amore. Compiuta la Sua missione di Figlio, comincia la nostra di suoi fratelli, che diventiamo figli amando come lui ci ha amati. Egli non è più visibilmente con noi, ma è presso di noi, anzi, in noi, con il Suo Spirito perchè, andando verso gli altri, compiamo la nostra “salita “ al Padre. Il Cristo totale, il Corpo del Figlio nella sua statura piena, sarà presso il Padre quando tutti gli uomini , suoi fratelli, saranno uno nell'amore. Mariam, come la Chiesa, annuncerà ai fratelli quel Dio che nessuno mai ha visto . È “il Padre mio” di Gesù, il Figlio Unigenito che si è fatto nostro fratello perchè il Padre Suo diventi anche Padre nostro e Dio nostro. Con queste parole Gesù ci fa comprendere , attraverso Mariam, il Suo nuovo modo di essere con noi. Noi ora lo tocchiamo andando verso gli altri e testimoniando quanto Lui ha detto. Così si realizza nella storia la salita del Figlio al Padre con tutti i suoi fratelli, fino a quando la Sua casa sarà piena e Dio sarà tutto in tutti (1 Cor 15,28).
Antifona L’acqua della sapienza li ha dissetati, li ha resi saldi e non verrà mai meno: a loro sarà data gloria eterna. Alleluia. (Cf. Sir 15,3-4)
Si dice il Gloria.
Colletta O Dio, che ci hai donato i sacramenti pasquali, assisti questo popolo con la tua grazia, perché, raggiunta la libertà perfetta, possa godere in cielo quella gioia che ora pregusta sulla terra. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo. Dagli Atti degli Apostoli At 2,36-41
[Nel giorno di Pentecoste,] diceva Pietro diceva ai Giudei: «Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!». All'udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». E Pietro disse: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro». Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!». Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Sal 32 (33) R. Dell'amore del Signore è piena la terra. Oppure: R. Alleluia, alleluia, alleluia. Retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto; dell'amore del Signore è piena la terra. R.
Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. R.
L'anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo. R.
Acclamazione al Vangelo Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo. (Sal 117,24)
Alleluia.
Vangelo Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose. Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 20,11-18
In quel tempo, Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"». Maria di Màgdala andò subito ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
PAROLE DEL SANTO PADRE Com’è bello pensare che la prima apparizione del Risorto – secondo i vangeli – sia avvenuta in un modo così personale! Che c’è qualcuno che ci conosce, che vede la nostra sofferenza e delusione, e che si commuove per noi, e ci chiama per nome. È una legge che troviamo scolpita in molte pagine del vangelo. Intorno a Gesù ci sono tante persone che cercano Dio; ma la realtà più prodigiosa è che, molto prima, c’è anzitutto Dio che si preoccupa per la nostra vita, che la vuole risollevare, e per fare questo ci chiama per nome, riconoscendo il volto personale di ciascuno. Ogni uomo è una storia di amore che Dio scrive su questa terra. Ognuno di noi è una storia di amore di Dio. I vangeli ci descrivono la felicità di Maria: la risurrezione di Gesù non è una gioia data col contagocce, ma una cascata che investe tutta la vita. (Udienza generale - 17 maggio 2017)
Altri commenti nelle seguenti pagine : "LLORANDO" Ju 20,11 "DOS ÁNGELES" Ju 20,12 "Y NO SÉ DONDE" Ju 20, 13-14 "MARÍA!" Ju 20,15-16
S. FAUSTI - “Non mi trattenere” l'imperativo presente negativo ordina di interrompere un'azione in corso. Il verbo “toccare” in Giovanni ricorre solo qui. La sposa finalmente abbraccia lo Sposo.
RispondiEliminaMa Gesù le dice che questo è solo il fidanzamento , anticipo dell'unione definitiva.
Questa sarà dopo.
Ora c'è un cammino da fare, il Suo stesso, per essere con Lui.
Per Giovanni la croce è già Gloria : è l'ora di trasferirsi da questo mondo al Padre.
Come mai adesso, che è già risorto, dice di non essere ancora salito al Padre? In realtà il Figlio è già asceso al Padre. Con la Sua morte è andato a prepararci un posto e ha promesso che sarebbe venuto a prenderci con sé , perchè anche noi siamo dove è Lui (14,2).
Ora che è risorto, compie la promessa : torna a noi con la forza del Suo Spirito, perchè anche noi andiamo là dove Lui da sempre è. Solo quando saremo anche noi nella dimora del Padre Suo e nostro, ci sarà l'abbraccio definitivo.
La “salita” al Padre , della quale parla, non è tanto la Sua, quanto quella dei suoi fratelli, ai quali ha mostrato la via. Questa via, che è la verità della vita (14,6), è il Gesù terreno, il Maestro : la “Sua carne” insegna ad ogni carne il cammino verso il Padre. Tutta la storia, personale e universale, ormai non è che il ritorno del creato al suo Creatore, nella carne del Figlio.
Non dobbiamo trattenere Gesù per condurlo nella stanza della nostra madre.
Lo riporteremo ancora nel sepolcro, la terra da cui è appena uscito.
Dobbiamo invece seguirlo nella casa del Padre Suo celeste, che è ormai anche nostro. Lì si consumano le nozze. Solo al termine del cammino, nostro e di tutti, ci sarà l'unione piena, anticipata nell'abbraccio della Maddalena, e di quanti, come lei, Lo amano.
L'abbraccio con il Risorto, diventa invio verso i suoi fratelli. E' l'unica volta che Gesù chiama i discepoli “i miei fratelli”. Ci ha resi tali assumendo la nostra carne e vivendo in essa la pienezza dell'amore. Compiuta la Sua missione di Figlio, comincia la nostra di suoi fratelli, che diventiamo figli amando come lui ci ha amati. Egli non è più visibilmente con noi, ma è presso di noi, anzi, in noi, con il Suo Spirito perchè, andando verso gli altri, compiamo la nostra “salita “ al Padre.
Il Cristo totale, il Corpo del Figlio nella sua statura piena, sarà presso il Padre quando tutti gli uomini , suoi fratelli, saranno uno nell'amore. Mariam, come la Chiesa, annuncerà ai fratelli quel Dio che nessuno mai ha visto . È “il Padre mio” di Gesù, il Figlio Unigenito che si è fatto nostro fratello perchè il Padre Suo diventi anche Padre nostro e Dio nostro. Con queste parole Gesù ci fa comprendere , attraverso Mariam, il Suo nuovo modo di essere con noi. Noi ora lo tocchiamo andando verso gli altri e testimoniando quanto Lui ha detto. Così si realizza nella storia la salita del Figlio al Padre con tutti i suoi fratelli, fino a quando la Sua casa sarà piena e Dio sarà tutto in tutti (1 Cor 15,28).
Antifona
RispondiEliminaL’acqua della sapienza li ha dissetati,
li ha resi saldi e non verrà mai meno:
a loro sarà data gloria eterna. Alleluia. (Cf. Sir 15,3-4)
Si dice il Gloria.
Colletta
O Dio, che ci hai donato i sacramenti pasquali,
assisti questo popolo con la tua grazia,
perché, raggiunta la libertà perfetta,
possa godere in cielo
quella gioia che ora pregusta sulla terra.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo.
Dagli Atti degli Apostoli
At 2,36-41
[Nel giorno di Pentecoste,] diceva Pietro diceva ai Giudei: «Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!».
All'udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». E Pietro disse: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro». Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!».
Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 32 (33)
R. Dell'amore del Signore è piena la terra.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell'amore del Signore è piena la terra. R.
Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R.
L'anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo. (Sal 117,24)
Alleluia.
Vangelo
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 20,11-18
In quel tempo, Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"».
Maria di Màgdala andò subito ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
Parola del Signore.
PAROLE DEL SANTO PADRE
RispondiEliminaCom’è bello pensare che la prima apparizione del Risorto – secondo i vangeli – sia avvenuta in un modo così personale! Che c’è qualcuno che ci conosce, che vede la nostra sofferenza e delusione, e che si commuove per noi, e ci chiama per nome. È una legge che troviamo scolpita in molte pagine del vangelo. Intorno a Gesù ci sono tante persone che cercano Dio; ma la realtà più prodigiosa è che, molto prima, c’è anzitutto Dio che si preoccupa per la nostra vita, che la vuole risollevare, e per fare questo ci chiama per nome, riconoscendo il volto personale di ciascuno. Ogni uomo è una storia di amore che Dio scrive su questa terra. Ognuno di noi è una storia di amore di Dio. I vangeli ci descrivono la felicità di Maria: la risurrezione di Gesù non è una gioia data col contagocce, ma una cascata che investe tutta la vita. (Udienza generale - 17 maggio 2017)
Altri commenti nelle seguenti pagine :
"LLORANDO" Ju 20,11
"DOS ÁNGELES" Ju 20,12
"Y NO SÉ DONDE" Ju 20, 13-14
"MARÍA!" Ju 20,15-16
segue
"LAS NUEVAS" Ju 20,18