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domenica 21 febbraio 2016

"Y ME SEGUEN" Ju 10,26 - 27


4 commenti:

  1. S. FAUSTI - E' il Pastore Bello che va in cerca della pecora smarrita.I suoi avversari non possono credere in Lui : non seguono Lui, il Pastore bello, ma un altro pastore, la morte.
    Credere o meno non è una questione teorica, ma pratica : è un atto di libertà nostra, in cui decidiamo quale fondamento scegliere per la nostra esistenza . L'uomo comunque vive di fede, e crede in ciò a cui affida la sua vita , si tratti di cose, idee, persone.
    Se non si affida a chi dà la vita, si affida ai suoi idoli,
    che gliela tolgono.
    Ma il Figlio non taglia il dialogo con i fratelli . Anche chi non crede è chiamato a seguirlo. Tutti infatti siamo suoi, predestinati a essere figli nel Figlio.Dal 9, 41 Gesù si sta esplicitamente rivolgendo a chi non crede, perchè veda la propria cecità e desideri la luce. E' un aggancio al discorso precedente sul Pastore (vv.1,21).Anche gli avversari sono chiamati ad ascoltare la Sua voce. Sta parlando proprio a loro.

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  2. BENEDETTO XVI – Gesù di Nazaret – Gesù è venuto nel mondo affinché gli uomini abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. (10,10).
    Egli concede il dono unico della vita, e lo può concedere perché in Lui è presente in un'abbondanza originaria e inesauribile la Vita Divina.
    L'uomo desidera e abbisogna, in fin dei conti, di una cosa sola : la vita, la vita piena – la felicità.
    In un passo (16,24)Gesù definisce questa cosa unica e semplice che aspettiamo : “la gioia piena”.
    Quest'unica cosa di cui si tratta nei tanti desideri e nelle tante istanze dell'uomo è espressa anche nella seconda domanda del “Padre Nostro” : Venga il Tuo Regno! .
    Il “Regno di Dio” è vita in abbondanza – proprio perché non è solo felicità privata, gioia individuale, bensì il mondo giunto alla sua giusta forma, l'unità tra Dio e il mondo.
    … Nella Sua Incarnazione e nella Sua Croce porta a casa la pecorella smarrita – l'umanità – porta anche me.
    Il Logos fattosi uomo è il vero “portatore della pecora” - il Pastore che ci segue tra le spine e i deserti della vita.
    Portati da Lui arriviamo a casa. Ha dato la Vita per noi. Egli stesso è la Vita.

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  3. Antifona
    Abbi pietà di me, o Signore, sono nell’affanno.
    Liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori;
    Signore, che io non debba vergognarmi per averti invocato. (Sal 30,10.16.18)

    Colletta
    Perdona, o Signore, le colpe del tuo popolo,
    e, poiché la nostra debolezza ci ha resi schiavi del peccato,
    la tua misericordia converta a te i nostri cuori.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Oppure:

    O Dio, che in questo tempo concedi alla tua Chiesa
    di imitare la beata Vergine Maria
    nella contemplazione della passione di Cristo,
    donaci, per sua intercessione,
    di conformarci sempre più al tuo Figlio unigenito
    e di giungere alla pienezza della sua grazia.
    Egli è Dio, e vive e regna con te.


    Prima Lettura
    Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso.
    Dal libro del profeta Geremìa
    Ger 20,10-13

    Sentivo la calunnia di molti:
    «Terrore all'intorno!
    Denunciàtelo! Sì, lo denunceremo».
    Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta:
    «Forse si lascerà trarre in inganno,
    così noi prevarremo su di lui,
    ci prenderemo la nostra vendetta».
    Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso,
    per questo i miei persecutori vacilleranno
    e non potranno prevalere;
    arrossiranno perché non avranno successo,
    sarà una vergogna eterna e incancellabile.
    Signore degli eserciti, che provi il giusto,
    che vedi il cuore e la mente,
    possa io vedere la tua vendetta su di loro,
    poiché a te ho affidato la mia causa!
    Cantate inni al Signore,
    lodate il Signore,
    perché ha liberato la vita del povero
    dalle mani dei malfattori.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 17 (18)

    R. Nell'angoscia t'invoco: salvami, Signore.

    Ti amo, Signore, mia forza,
    Signore, mia roccia,
    mia fortezza, mio liberatore. R.

    Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
    mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
    Invoco il Signore, degno di lode,
    e sarò salvato dai miei nemici. R.

    Mi circondavano flutti di morte,
    mi travolgevano torrenti infernali;
    già mi avvolgevano i lacci degli ìnferi,
    già mi stringevano agguati mortali. R.

    Nell'angoscia invocai il Signore,
    nell'angoscia gridai al mio Dio:
    dal suo tempio ascoltò la mia voce,
    a lui, ai suoi orecchi, giunse il mio grido. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Lode e onore a te, Signore Gesù.

    Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
    tu hai parole di vita eterna. (Cf. Gv 6,63c.68c)

    Lode e onore a te, Signore Gesù.

    Vangelo
    Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 10,31-42

    In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».
    Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: "Io ho detto: voi siete dèi"? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio - e la Scrittura non può essere annullata -, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: "Tu bestemmi", perché ho detto: "Sono Figlio di Dio"? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
    Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.

    Parola del Signore.

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  4. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Queste parole ci aiutano a comprendere che nessuno può dirsi seguace di Gesù, se non presta ascolto alla sua voce. E questo “ascoltare” non va inteso in modo superficiale, ma coinvolgente, al punto da rendere possibile una vera conoscenza reciproca, dalla quale può venire una sequela generosa, espressa nelle parole «ed esse mi seguono» (v. 27). Si tratta di un ascolto non solo dell’orecchio, ma un ascolto del cuore!” L’amore di Gesù è invincibile! Il maligno, il grande nemico di Dio e delle sue creature, tenta in molti modi di strapparci la vita eterna. Ma il maligno non può nulla se non siamo noi ad aprirgli le porte della nostra anima, seguendo le sue lusinghe ingannatrici. La Vergine Maria ha ascoltato e seguito docilmente la voce del Buon Pastore. Ci aiuti Lei ad accogliere con gioia l’invito di Gesù a diventare suoi discepoli, e a vivere sempre nella certezza di essere nelle mani paterne di Dio. (Regina Caeli, 17 aprile 2016)

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