S. FAUSTI - E' il Pastore Bello che va in cerca della pecora smarrita.I suoi avversari non possono credere in Lui : non seguono Lui, il Pastore bello, ma un altro pastore, la morte. Credere o meno non è una questione teorica, ma pratica : è un atto di libertà nostra, in cui decidiamo quale fondamento scegliere per la nostra esistenza . L'uomo comunque vive di fede, e crede in ciò a cui affida la sua vita , si tratti di cose, idee, persone. Se non si affida a chi dà la vita, si affida ai suoi idoli, che gliela tolgono. Ma il Figlio non taglia il dialogo con i fratelli . Anche chi non crede è chiamato a seguirlo. Tutti infatti siamo suoi, predestinati a essere figli nel Figlio.Dal 9, 41 Gesù si sta esplicitamente rivolgendo a chi non crede, perchè veda la propria cecità e desideri la luce. E' un aggancio al discorso precedente sul Pastore (vv.1,21).Anche gli avversari sono chiamati ad ascoltare la Sua voce. Sta parlando proprio a loro.
Antifona Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo gloria al Signore: ha preso possesso del suo regno il nostro Dio, l’Onnipotente. Alleluia. (Ap 19,7.6)
Colletta Dio onnipotente, che ci dai la grazia di celebrare il mistero della risurrezione del tuo Figlio, concedi a noi di testimoniare con la vita la gioia di essere salvati. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura Cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore. Dagli Atti degli Apostoli At 11,19-26
In quei giorni, quelli che si erano dispersi a causa della persecuzione scoppiata a motivo di Stefano erano arrivati fino alla Fenicia, a Cipro e ad Antiòchia e non proclamavano la Parola a nessuno fuorché ai Giudei. Ma alcuni di loro, gente di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiòchia, cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore. E la mano del Signore era con loro e così un grande numero credette e si convertì al Signore. Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia. Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore. Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Sàulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Sal 86 (87)
R. Genti tutte, lodate il Signore. Oppure: R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Sui monti santi egli l'ha fondata; il Signore ama le porte di Sion più di tutte le dimore di Giacobbe. Di te si dicono cose gloriose, città di Dio! R.
Iscriverò Raab e Babilonia fra quelli che mi riconoscono; ecco Filistea, Tiro ed Etiopia: là costui è nato. Si dirà di Sion: «L'uno e l'altro in essa sono nati e lui, l'Altissimo, la mantiene salda». R.
Il Signore registrerà nel libro dei popoli: «Là costui è nato». E danzando canteranno: «Sono in te tutte le mie sorgenti». R.
Acclamazione al Vangelo Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono. (Gv 10,27)
Alleluia.
Vangelo Io e il Padre siamo una cosa sola. Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 10,22-30
Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell'incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
BENEDETTO XVI – Gesù di Nazaret – Gesù è venuto nel mondo affinché gli uomini abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. (10,10). Egli concede il dono unico della vita, e lo può concedere perché in Lui è presente in un'abbondanza originaria e inesauribile la Vita Divina. L'uomo desidera e abbisogna, in fin dei conti, di una cosa sola : la vita, la vita piena – la felicità. In un passo (16,24)Gesù definisce questa cosa unica e semplice che aspettiamo : “la gioia piena”. Quest'unica cosa di cui si tratta nei tanti desideri e nelle tante istanze dell'uomo è espressa anche nella seconda domanda del “Padre Nostro” : Venga il Tuo Regno! . Il “Regno di Dio” è vita in abbondanza – proprio perché non è solo felicità privata, gioia individuale, bensì il mondo giunto alla sua giusta forma, l'unità tra Dio e il mondo. … Nella Sua Incarnazione e nella Sua Croce porta a casa la pecorella smarrita – l'umanità – porta anche me. Il Logos fattosi uomo è il vero “portatore della pecora” - il Pastore che ci segue tra le spine e i deserti della vita. Portati da Lui arriviamo a casa. Ha dato la Vita per noi. Egli stesso è la Vita.
PAROLE DEL SANTO PADRE Queste parole ci aiutano a comprendere che nessuno può dirsi seguace di Gesù, se non presta ascolto alla sua voce. E questo “ascoltare” non va inteso in modo superficiale, ma coinvolgente, al punto da rendere possibile una vera conoscenza reciproca, dalla quale può venire una sequela generosa, espressa nelle parole «ed esse mi seguono» (v. 27). Si tratta di un ascolto non solo dell’orecchio, ma un ascolto del cuore!” L’amore di Gesù è invincibile! Il maligno, il grande nemico di Dio e delle sue creature, tenta in molti modi di strapparci la vita eterna. Ma il maligno non può nulla se non siamo noi ad aprirgli le porte della nostra anima, seguendo le sue lusinghe ingannatrici. La Vergine Maria ha ascoltato e seguito docilmente la voce del Buon Pastore. Ci aiuti Lei ad accogliere con gioia l’invito di Gesù a diventare suoi discepoli, e a vivere sempre nella certezza di essere nelle mani paterne di Dio. (Regina Caeli, 17 aprile 2016)
Barnaba ha un ruolo importante nella gestione pastorale delle prime comunità , sempre guidato dallo Spirito Santo, lavora con Paolo all'evangelizzazione dei greci , di coloro che ascoltavano tramite loro la Parola del Signore e si convertivano. E furono chiamati per primi “cristiani”. Gesù nel Tempio , durante la Festa della dedicazione, o delle Luci, si manifesta come Luce del Padre che viene a portare il Dono di Dio ai Suoi figli. Dal vecchio Tempio, ora ricostruito, si era levata la preghiera di Salomone .”Ecco i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruita!...Siano aperti i Tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto :là sarà il Mio Nome!” (Re 8,27-29). Ed ecco Gesù, il Figlio, il cui nome è “Dio Salva” qui, ormai Egli Stesso Nuovo Tempio del Padre, Una cosa Sola con Lui! Egli , secondo la tradizione biblica, parla del Dio Pastore venuto a radunare il Suo gregge e delle pecore che riconoscono la Sua Voce e Lo seguono, Ma intorno Egli trova solo freddezza nei cuori che non Lo riconoscono e un clima invernale che raggela la situazione di rifiuto e di persecuzione , nemmeno alle opere essi credono, perché non sono Sue pecore, Sono i capi violenti e bugiardi che opprimono il popolo e davanti alla Libertà del Bel Pastore sentono minacciato il loro potere. Per questo Gesù li richiama e li illumina sulla condizione per poter essere Sue pecore, ascoltare la Sua Voce che guida alla Libertà con Amore. Egli dà certezza che nella Sua mano, che è la Mano del Padre, nessuno può rapirle o rubare, le Sue pecore sono Salve, custodite e difese da Dio , Unità del Padre e del Figlio nello Spirito Santo.
S. FAUSTI - E' il Pastore Bello che va in cerca della pecora smarrita.I suoi avversari non possono credere in Lui : non seguono Lui, il Pastore bello, ma un altro pastore, la morte.
RispondiEliminaCredere o meno non è una questione teorica, ma pratica : è un atto di libertà nostra, in cui decidiamo quale fondamento scegliere per la nostra esistenza . L'uomo comunque vive di fede, e crede in ciò a cui affida la sua vita , si tratti di cose, idee, persone.
Se non si affida a chi dà la vita, si affida ai suoi idoli,
che gliela tolgono.
Ma il Figlio non taglia il dialogo con i fratelli . Anche chi non crede è chiamato a seguirlo. Tutti infatti siamo suoi, predestinati a essere figli nel Figlio.Dal 9, 41 Gesù si sta esplicitamente rivolgendo a chi non crede, perchè veda la propria cecità e desideri la luce. E' un aggancio al discorso precedente sul Pastore (vv.1,21).Anche gli avversari sono chiamati ad ascoltare la Sua voce. Sta parlando proprio a loro.
Antifona
EliminaRallegriamoci ed esultiamo, rendiamo gloria al Signore:
ha preso possesso del suo regno il nostro Dio,
l’Onnipotente. Alleluia. (Ap 19,7.6)
Colletta
Dio onnipotente,
che ci dai la grazia di celebrare
il mistero della risurrezione del tuo Figlio,
concedi a noi di testimoniare con la vita
la gioia di essere salvati.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore.
Dagli Atti degli Apostoli
At 11,19-26
In quei giorni, quelli che si erano dispersi a causa della persecuzione scoppiata a motivo di Stefano erano arrivati fino alla Fenicia, a Cipro e ad Antiòchia e non proclamavano la Parola a nessuno fuorché ai Giudei. Ma alcuni di loro, gente di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiòchia, cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore. E la mano del Signore era con loro e così un grande numero credette e si convertì al Signore.
Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia. Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Sàulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 86 (87)
R. Genti tutte, lodate il Signore.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Sui monti santi egli l'ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
Di te si dicono cose gloriose,
città di Dio! R.
Iscriverò Raab e Babilonia
fra quelli che mi riconoscono;
ecco Filistea, Tiro ed Etiopia:
là costui è nato.
Si dirà di Sion:
«L'uno e l'altro in essa sono nati
e lui, l'Altissimo, la mantiene salda». R.
Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti». R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono. (Gv 10,27)
Alleluia.
Vangelo
Io e il Padre siamo una cosa sola.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10,22-30
Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell'incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
Parola del Signore.
BENEDETTO XVI – Gesù di Nazaret – Gesù è venuto nel mondo affinché gli uomini abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. (10,10).
RispondiEliminaEgli concede il dono unico della vita, e lo può concedere perché in Lui è presente in un'abbondanza originaria e inesauribile la Vita Divina.
L'uomo desidera e abbisogna, in fin dei conti, di una cosa sola : la vita, la vita piena – la felicità.
In un passo (16,24)Gesù definisce questa cosa unica e semplice che aspettiamo : “la gioia piena”.
Quest'unica cosa di cui si tratta nei tanti desideri e nelle tante istanze dell'uomo è espressa anche nella seconda domanda del “Padre Nostro” : Venga il Tuo Regno! .
Il “Regno di Dio” è vita in abbondanza – proprio perché non è solo felicità privata, gioia individuale, bensì il mondo giunto alla sua giusta forma, l'unità tra Dio e il mondo.
… Nella Sua Incarnazione e nella Sua Croce porta a casa la pecorella smarrita – l'umanità – porta anche me.
Il Logos fattosi uomo è il vero “portatore della pecora” - il Pastore che ci segue tra le spine e i deserti della vita.
Portati da Lui arriviamo a casa. Ha dato la Vita per noi. Egli stesso è la Vita.
PAROLE DEL SANTO PADRE
RispondiEliminaQueste parole ci aiutano a comprendere che nessuno può dirsi seguace di Gesù, se non presta ascolto alla sua voce. E questo “ascoltare” non va inteso in modo superficiale, ma coinvolgente, al punto da rendere possibile una vera conoscenza reciproca, dalla quale può venire una sequela generosa, espressa nelle parole «ed esse mi seguono» (v. 27). Si tratta di un ascolto non solo dell’orecchio, ma un ascolto del cuore!” L’amore di Gesù è invincibile! Il maligno, il grande nemico di Dio e delle sue creature, tenta in molti modi di strapparci la vita eterna. Ma il maligno non può nulla se non siamo noi ad aprirgli le porte della nostra anima, seguendo le sue lusinghe ingannatrici. La Vergine Maria ha ascoltato e seguito docilmente la voce del Buon Pastore. Ci aiuti Lei ad accogliere con gioia l’invito di Gesù a diventare suoi discepoli, e a vivere sempre nella certezza di essere nelle mani paterne di Dio. (Regina Caeli, 17 aprile 2016)
Barnaba ha un ruolo importante nella gestione pastorale delle prime comunità , sempre guidato dallo Spirito Santo, lavora con Paolo all'evangelizzazione dei greci , di coloro che ascoltavano tramite loro la Parola del Signore e si convertivano. E furono chiamati per primi “cristiani”.
RispondiEliminaGesù nel Tempio , durante la Festa della dedicazione, o delle Luci, si manifesta come Luce del Padre che viene a portare il Dono di Dio ai Suoi figli. Dal vecchio Tempio, ora ricostruito, si era levata la preghiera di Salomone .”Ecco i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruita!...Siano aperti i Tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto :là sarà il Mio Nome!” (Re 8,27-29).
Ed ecco Gesù, il Figlio, il cui nome è “Dio Salva” qui, ormai Egli Stesso Nuovo Tempio del Padre, Una cosa Sola con Lui! Egli , secondo la tradizione biblica, parla del Dio Pastore venuto a radunare il Suo gregge e delle pecore che riconoscono la Sua Voce e Lo seguono, Ma intorno Egli trova solo freddezza nei cuori che non Lo riconoscono e un clima invernale che raggela la situazione di rifiuto e di persecuzione , nemmeno alle opere essi credono, perché non sono Sue pecore,
Sono i capi violenti e bugiardi che opprimono il popolo e davanti alla Libertà del Bel Pastore sentono minacciato il loro potere. Per questo Gesù li richiama e li illumina sulla condizione per poter essere Sue pecore, ascoltare la Sua Voce che guida alla Libertà con Amore. Egli dà certezza che nella Sua mano, che è la Mano del Padre, nessuno può rapirle o rubare, le Sue pecore sono Salve, custodite e difese da Dio , Unità del Padre e del Figlio nello Spirito Santo.