S. FAUSTI – Chi crede nel Figlio mandato dal Padre, ha la vita eterna (3,16) : la sua stessa vita di Figlio, che Egli è venuto a mettere a disposizione di tutti, perchè non perisca niente di ciò che il Padre gli ha dato(6,39). E' una vita che vince la morte (8,519 , una fonte di acqua zampillante ( 4,14) offerta a chiunque ha sete e viene a Lui (7,37). Ne' alcuno le rapirà dalla mia mano :la mano indica la forza, il potere, la capacità di agire. Il Pastore Bello rassicura le sue pecore : la sua mano , che è la stessa del Padre, le difende efficacemente da ladri, briganti e lupi. Gesù proprio mentre è in preda ai nemici suoi e del gregge, rinfranca i suoi discepoli. Subiranno scandalo dalla sua morte e dalle difficoltà che incontreranno, “ Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse” ( Mc 14,27). Ma il Risorto le riunirà dopo la Pasqua. Allora capiranno che la Sua mano è onnipotente in quanto inchiodata al legno della croce.
BENEDETTO XVI – Gesù di Nazaret – “Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre Mio” contiene tutta la Teologia giovannea del Figlio . L'essere Figlio è conoscenza reciproca e unità nel volere. Anche lì il Padre è datore, che però ha affidato ogni cosa al Figlio e proprio così l'ha reso Figlio, uguale a Se Stesso :” Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie” (17,10). E anche lì questo dare del Padre raggiunge la sua creazione, il mondo : “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Suo Unico Figlio”(3,16). Al titolo” Figlio” corrisponde il semplice appellativo “Padre” “Abbà”. Paolo ci fa sapere che i cristiani,in base al dono da parte di Gesù della partecipazione al Suo Spirito di Figlio, sono autorizzati a dire :”Abbà, Padre”. E' chiaro pertanto che questo nuovo modo di pregare dei cristiani è possibile solo a partire da Gesù, da Lui, l'Unigenito !.
Antifona Abbi pietà di me, o Signore, sono nell’affanno. Liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori; Signore, che io non debba vergognarmi per averti invocato. (Sal 30,10.16.18)
Colletta Perdona, o Signore, le colpe del tuo popolo, e, poiché la nostra debolezza ci ha resi schiavi del peccato, la tua misericordia converta a te i nostri cuori. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Oppure:
O Dio, che in questo tempo concedi alla tua Chiesa di imitare la beata Vergine Maria nella contemplazione della passione di Cristo, donaci, per sua intercessione, di conformarci sempre più al tuo Figlio unigenito e di giungere alla pienezza della sua grazia. Egli è Dio, e vive e regna con te.
Prima Lettura Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso. Dal libro del profeta Geremìa Ger 20,10-13
Sentivo la calunnia di molti: «Terrore all'intorno! Denunciàtelo! Sì, lo denunceremo». Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta: «Forse si lascerà trarre in inganno, così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta». Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei persecutori vacilleranno e non potranno prevalere; arrossiranno perché non avranno successo, sarà una vergogna eterna e incancellabile. Signore degli eserciti, che provi il giusto, che vedi il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa! Cantate inni al Signore, lodate il Signore, perché ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Sal 17 (18)
R. Nell'angoscia t'invoco: salvami, Signore.
Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore. R.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo. Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici. R.
Mi circondavano flutti di morte, mi travolgevano torrenti infernali; già mi avvolgevano i lacci degli ìnferi, già mi stringevano agguati mortali. R.
Nell'angoscia invocai il Signore, nell'angoscia gridai al mio Dio: dal suo tempio ascoltò la mia voce, a lui, ai suoi orecchi, giunse il mio grido. R.
Acclamazione al Vangelo Lode e onore a te, Signore Gesù.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; tu hai parole di vita eterna. (Cf. Gv 6,63c.68c)
Lode e onore a te, Signore Gesù.
Vangelo Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 10,31-42
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: "Io ho detto: voi siete dèi"? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio - e la Scrittura non può essere annullata -, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: "Tu bestemmi", perché ho detto: "Sono Figlio di Dio"? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.
PAROLE DEL SANTO PADRE Queste parole ci aiutano a comprendere che nessuno può dirsi seguace di Gesù, se non presta ascolto alla sua voce. E questo “ascoltare” non va inteso in modo superficiale, ma coinvolgente, al punto da rendere possibile una vera conoscenza reciproca, dalla quale può venire una sequela generosa, espressa nelle parole «ed esse mi seguono» (v. 27). Si tratta di un ascolto non solo dell’orecchio, ma un ascolto del cuore!” L’amore di Gesù è invincibile! Il maligno, il grande nemico di Dio e delle sue creature, tenta in molti modi di strapparci la vita eterna. Ma il maligno non può nulla se non siamo noi ad aprirgli le porte della nostra anima, seguendo le sue lusinghe ingannatrici. La Vergine Maria ha ascoltato e seguito docilmente la voce del Buon Pastore. Ci aiuti Lei ad accogliere con gioia l’invito di Gesù a diventare suoi discepoli, e a vivere sempre nella certezza di essere nelle mani paterne di Dio. (Regina Caeli, 17 aprile 2016)
S. FAUSTI – Chi crede nel Figlio mandato dal Padre, ha la vita eterna (3,16) : la sua stessa vita di Figlio, che Egli è venuto a mettere a disposizione di tutti, perchè non perisca niente di ciò che il Padre gli ha dato(6,39). E' una vita che vince la morte (8,519 , una fonte di acqua zampillante ( 4,14) offerta a chiunque ha sete e viene a Lui (7,37).
RispondiEliminaNe' alcuno le rapirà dalla mia mano :la mano indica la forza, il potere, la capacità di agire.
Il Pastore Bello rassicura le sue pecore : la sua mano , che è la stessa del Padre, le difende efficacemente da ladri, briganti e lupi.
Gesù proprio mentre è in preda ai nemici suoi e del gregge, rinfranca i suoi discepoli.
Subiranno scandalo dalla sua morte e dalle difficoltà che incontreranno, “ Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse” ( Mc 14,27). Ma il Risorto le riunirà dopo la Pasqua.
Allora capiranno che la Sua mano è onnipotente in quanto inchiodata al legno della croce.
GLORIA a Te, Signore Gesù! Lode senza fine alla Tua Parola!
RispondiEliminaBENEDETTO XVI – Gesù di Nazaret – “Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre Mio” contiene tutta la Teologia giovannea del Figlio . L'essere Figlio è conoscenza reciproca e unità nel volere. Anche lì il Padre è datore, che però ha affidato ogni cosa al Figlio e proprio così l'ha reso Figlio, uguale a Se Stesso :” Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie” (17,10). E anche lì questo dare del Padre raggiunge la sua creazione, il mondo : “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Suo Unico Figlio”(3,16).
RispondiEliminaAl titolo” Figlio” corrisponde il semplice appellativo “Padre” “Abbà”.
Paolo ci fa sapere che i cristiani,in base al dono da parte di Gesù della partecipazione al Suo Spirito di Figlio, sono autorizzati a dire :”Abbà, Padre”. E' chiaro pertanto che questo nuovo modo di pregare dei cristiani è possibile solo a partire da Gesù, da Lui, l'Unigenito !.
Antifona
RispondiEliminaAbbi pietà di me, o Signore, sono nell’affanno.
Liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori;
Signore, che io non debba vergognarmi per averti invocato. (Sal 30,10.16.18)
Colletta
Perdona, o Signore, le colpe del tuo popolo,
e, poiché la nostra debolezza ci ha resi schiavi del peccato,
la tua misericordia converta a te i nostri cuori.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Oppure:
O Dio, che in questo tempo concedi alla tua Chiesa
di imitare la beata Vergine Maria
nella contemplazione della passione di Cristo,
donaci, per sua intercessione,
di conformarci sempre più al tuo Figlio unigenito
e di giungere alla pienezza della sua grazia.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
Prima Lettura
Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso.
Dal libro del profeta Geremìa
Ger 20,10-13
Sentivo la calunnia di molti:
«Terrore all'intorno!
Denunciàtelo! Sì, lo denunceremo».
Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta:
«Forse si lascerà trarre in inganno,
così noi prevarremo su di lui,
ci prenderemo la nostra vendetta».
Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso,
per questo i miei persecutori vacilleranno
e non potranno prevalere;
arrossiranno perché non avranno successo,
sarà una vergogna eterna e incancellabile.
Signore degli eserciti, che provi il giusto,
che vedi il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di loro,
poiché a te ho affidato la mia causa!
Cantate inni al Signore,
lodate il Signore,
perché ha liberato la vita del povero
dalle mani dei malfattori.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 17 (18)
R. Nell'angoscia t'invoco: salvami, Signore.
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore. R.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici. R.
Mi circondavano flutti di morte,
mi travolgevano torrenti infernali;
già mi avvolgevano i lacci degli ìnferi,
già mi stringevano agguati mortali. R.
Nell'angoscia invocai il Signore,
nell'angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce,
a lui, ai suoi orecchi, giunse il mio grido. R.
Acclamazione al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna. (Cf. Gv 6,63c.68c)
Lode e onore a te, Signore Gesù.
Vangelo
Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10,31-42
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: "Io ho detto: voi siete dèi"? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio - e la Scrittura non può essere annullata -, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: "Tu bestemmi", perché ho detto: "Sono Figlio di Dio"? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.
Parola del Signore.
PAROLE DEL SANTO PADRE
RispondiEliminaQueste parole ci aiutano a comprendere che nessuno può dirsi seguace di Gesù, se non presta ascolto alla sua voce. E questo “ascoltare” non va inteso in modo superficiale, ma coinvolgente, al punto da rendere possibile una vera conoscenza reciproca, dalla quale può venire una sequela generosa, espressa nelle parole «ed esse mi seguono» (v. 27). Si tratta di un ascolto non solo dell’orecchio, ma un ascolto del cuore!” L’amore di Gesù è invincibile! Il maligno, il grande nemico di Dio e delle sue creature, tenta in molti modi di strapparci la vita eterna. Ma il maligno non può nulla se non siamo noi ad aprirgli le porte della nostra anima, seguendo le sue lusinghe ingannatrici. La Vergine Maria ha ascoltato e seguito docilmente la voce del Buon Pastore. Ci aiuti Lei ad accogliere con gioia l’invito di Gesù a diventare suoi discepoli, e a vivere sempre nella certezza di essere nelle mani paterne di Dio. (Regina Caeli, 17 aprile 2016)