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domenica 21 febbraio 2016

"Y NADIE LAS PUEDE ARREBATAR" JU 10, 28-29


5 commenti:

  1. S. FAUSTI – Chi crede nel Figlio mandato dal Padre, ha la vita eterna (3,16) : la sua stessa vita di Figlio, che Egli è venuto a mettere a disposizione di tutti, perchè non perisca niente di ciò che il Padre gli ha dato(6,39). E' una vita che vince la morte (8,519 , una fonte di acqua zampillante ( 4,14) offerta a chiunque ha sete e viene a Lui (7,37).
    Ne' alcuno le rapirà dalla mia mano :la mano indica la forza, il potere, la capacità di agire.
    Il Pastore Bello rassicura le sue pecore : la sua mano , che è la stessa del Padre, le difende efficacemente da ladri, briganti e lupi.
    Gesù proprio mentre è in preda ai nemici suoi e del gregge, rinfranca i suoi discepoli.
    Subiranno scandalo dalla sua morte e dalle difficoltà che incontreranno, “ Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse” ( Mc 14,27). Ma il Risorto le riunirà dopo la Pasqua.
    Allora capiranno che la Sua mano è onnipotente in quanto inchiodata al legno della croce.

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    Risposte
    1. Antifona
      Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo gloria al Signore:
      ha preso possesso del suo regno il nostro Dio,
      l’Onnipotente. Alleluia. (Ap 19,7.6)

      Colletta
      Dio onnipotente,
      che ci dai la grazia di celebrare
      il mistero della risurrezione del tuo Figlio,
      concedi a noi di testimoniare con la vita
      la gioia di essere salvati.
      Per il nostro Signore Gesù Cristo.

      Prima Lettura
      Cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore.
      Dagli Atti degli Apostoli
      At 11,19-26

      In quei giorni, quelli che si erano dispersi a causa della persecuzione scoppiata a motivo di Stefano erano arrivati fino alla Fenicia, a Cipro e ad Antiòchia e non proclamavano la Parola a nessuno fuorché ai Giudei. Ma alcuni di loro, gente di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiòchia, cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore. E la mano del Signore era con loro e così un grande numero credette e si convertì al Signore.
      Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia. Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
      Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Sàulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.

      Parola di Dio.

      Salmo Responsoriale
      Dal Sal 86 (87)

      R. Genti tutte, lodate il Signore.
      Oppure:
      R. Alleluia, alleluia, alleluia.

      Sui monti santi egli l'ha fondata;
      il Signore ama le porte di Sion
      più di tutte le dimore di Giacobbe.
      Di te si dicono cose gloriose,
      città di Dio! R.

      Iscriverò Raab e Babilonia
      fra quelli che mi riconoscono;
      ecco Filistea, Tiro ed Etiopia:
      là costui è nato.
      Si dirà di Sion:
      «L'uno e l'altro in essa sono nati
      e lui, l'Altissimo, la mantiene salda». R.

      Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
      «Là costui è nato».
      E danzando canteranno:
      «Sono in te tutte le mie sorgenti». R.

      Acclamazione al Vangelo
      Alleluia, alleluia.

      Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
      e io le conosco ed esse mi seguono. (Gv 10,27)

      Alleluia.

      Vangelo
      Io e il Padre siamo una cosa sola.
      Dal Vangelo secondo Giovanni
      Gv 10,22-30

      Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell'incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
      Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

      Parola del Signore.

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  2. GLORIA a Te, Signore Gesù! Lode senza fine alla Tua Parola!

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  3. BENEDETTO XVI – Gesù di Nazaret – “Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre Mio” contiene tutta la Teologia giovannea del Figlio . L'essere Figlio è conoscenza reciproca e unità nel volere. Anche lì il Padre è datore, che però ha affidato ogni cosa al Figlio e proprio così l'ha reso Figlio, uguale a Se Stesso :” Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie” (17,10). E anche lì questo dare del Padre raggiunge la sua creazione, il mondo : “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Suo Unico Figlio”(3,16).
    Al titolo” Figlio” corrisponde il semplice appellativo “Padre” “Abbà”.
    Paolo ci fa sapere che i cristiani,in base al dono da parte di Gesù della partecipazione al Suo Spirito di Figlio, sono autorizzati a dire :”Abbà, Padre”. E' chiaro pertanto che questo nuovo modo di pregare dei cristiani è possibile solo a partire da Gesù, da Lui, l'Unigenito !.

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  4. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Queste parole ci aiutano a comprendere che nessuno può dirsi seguace di Gesù, se non presta ascolto alla sua voce. E questo “ascoltare” non va inteso in modo superficiale, ma coinvolgente, al punto da rendere possibile una vera conoscenza reciproca, dalla quale può venire una sequela generosa, espressa nelle parole «ed esse mi seguono» (v. 27). Si tratta di un ascolto non solo dell’orecchio, ma un ascolto del cuore!” L’amore di Gesù è invincibile! Il maligno, il grande nemico di Dio e delle sue creature, tenta in molti modi di strapparci la vita eterna. Ma il maligno non può nulla se non siamo noi ad aprirgli le porte della nostra anima, seguendo le sue lusinghe ingannatrici. La Vergine Maria ha ascoltato e seguito docilmente la voce del Buon Pastore. Ci aiuti Lei ad accogliere con gioia l’invito di Gesù a diventare suoi discepoli, e a vivere sempre nella certezza di essere nelle mani paterne di Dio. (Regina Caeli, 17 aprile 2016)

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