Translate

mercoledì 19 ottobre 2016

"EN MI NOMBRE" Ju 16,23-24

3 commenti:

  1. PRIMA LETTURA
    Apollo dimostrava attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo.
    Dagli Atti degli Apostoli 18,23-28
    Trascorso ad Antiòchia un po’ di tempo, Paolo partì: percorreva di seguito la regione della Galàzia e la Frìgia, confermando tutti i discepoli. Arrivò a Èfeso un Giudeo, di nome Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, esperto nelle Scritture. Questi era stato istruito nella via del Signore e, con animo ispirato, parlava e insegnava con accuratezza ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni. Egli cominciò a parlare con franchezza nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio. Poiché egli desiderava passare in Acàia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di fargli buona accoglienza. Giunto là, fu molto utile a quelli che, per opera della grazia, erano divenuti credenti. Confutava infatti vigorosamente i Giudei, dimostrando pubblicamente attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo.
    Parola di Dio.

    SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 46)
    R. Dio è re di tutta la terra.
    Popoli tutti, battete le mani!
    Acclamate Dio con grida di gioia,
    perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
    grande re su tutta la terra. R.

    Perché Dio è re di tutta la terra,
    cantate inni con arte.
    Dio regna sulle genti,
    Dio siede sul suo trono santo. R.

    I capi dei popoli si sono raccolti
    come popolo del Dio di Abramo.
    Sì, a Dio appartengono i poteri della terra:
    egli è eccelso. R.

    CANTO AL VANGELO (Gv 16,28)
    R. Alleluia, alleluia.
    Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo;
    ora lascio il mondo e vado al Padre.
    R. Alleluia.

    VANGELO
    Il Padre vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto.
    + Dal Vangelo secondo Giovanni 16,23b-28
    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
    «In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».
    Parola del Signore
    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Lui prega per noi davanti al Padre. A me è sempre piaciuto, questo. Gesù, nella sua resurrezione, ha avuto un corpo bellissimo: le piaghe della flagellazione, delle spine, sono sparite, tutte. I lividi dei colpi, sono spariti. Ma Lui ha voluto avere sempre le piaghe, e le piaghe sono precisamente la sua preghiera di intercessione al Padre: ‘Ma … guarda … questo Ti chiede nel nome mio, guarda!’. Questa è la novità che Gesù ci dice. Ci dice questa novità: avere fiducia nella sua passione, avere fiducia nella sua vittoria sulla morte, avere fiducia nelle sue piaghe. Lui è il sacerdote e questo è il sacrificio: le sue piaghe. E questo ci da fiducia, eh? Ci da il coraggio di pregare”. (Santa Marta, 11 maggio 2013)

    RispondiElimina
  2. continua :
    "CLARAMENTE" Ju 16,25-26
    "AHORA" Ju 16,27-28

    RispondiElimina
  3. S. FAUSTI – Chiedere indica la preghiera di richiesta. In quel giorno, uniti a Gesù, otterremo dal Padre tutto ciò che chiediamo. Otteniamo infatti Lui stesso come nostro Padre.
    Colui che tanto ci ha amato da darci il Suo Figlio Unigenito (3,16) , “come non ci donerà ogni cosa insieme con Lui?” (Rom 8, 32).
    “Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete” Tra poco Gesù ci darà il Suo Spirito : uniti a Lui, nel Suo Nome, otterremo tutto.
    La nostra preghiera è pienamente esaudita, oltre ogni speranza.
    Siamo infatti figli nel Figlio, nelle cui mani il Padre ha posto ogni cosa, perchè è una sola cosa con Lui (10,30). Gesù non è solo il Mediatore tra noi e il Padre . Ci dà il Suo stesso rapporto con Lui, per cui siamo chiamati e siamo realmente figli.
    Il dono certo che la nostra richiesta ottiene dal Padre è lo Spirito che ci rende figli. (Gal 4,6).
    Donandoci il Suo Amore compiuto, il Suo stesso Spirito, Gesù ci dona la gioia piena del Figlio, che ama com'è amato dal Padre.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.