Ci hai riscattati, Signore, con il tuo sangue, uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione; hai fatto di noi un regno di sacerdoti per il nostro Dio. Alleluia. (Cf. Ap 5,9-10)
Esaudisci, o Padre, le nostre preghiere, perché con l’accoglienza del Vangelo si compia in ogni luogo la salvezza acquistata dal sacrificio di Cristo, e la moltitudine dei tuoi figli adottivi ottenga la vita nuova promessa da lui, Parola di verità. Egli è Dio, e vive e regna con te.
Prima Lettura In questa città io ho un popolo numeroso. Dagli Atti degli Apostoli At 18,9-18
[Mentre Paolo era a Corìnto,] una notte, in visione, il Signore gli disse: «Non aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso». Così Paolo si fermò un anno e mezzo, e insegnava fra loro la parola di Dio. Mentre Gallione era proconsole dell'Acàia, i Giudei insorsero unanimi contro Paolo e lo condussero davanti al tribunale dicendo: «Costui persuade la gente a rendere culto a Dio in modo contrario alla Legge». Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: «Se si trattasse di un delitto o di un misfatto, io vi ascolterei, o Giudei, come è giusto. Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra Legge, vedetevela voi: io non voglio essere giudice di queste faccende». E li fece cacciare dal tribunale. Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagoga, e lo percossero davanti al tribunale, ma Gallione non si curava affatto di questo. Paolo si trattenne ancora diversi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s'imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era rasato il capo a causa di un voto che aveva fatto.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Sal 46 (47) R. Dio è re di tutta la terra . Alleluia, alleluia, alleluia.
Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia, perché terribile è il Signore, l'Altissimo, grande re su tutta la terra. R.
Egli ci ha sottomesso i popoli, sotto i nostri piedi ha posto le nazioni. Ha scelto per noi la nostra eredità, orgoglio di Giacobbe che egli ama. R.
Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba. Cantate inni a Dio, cantate inni, cantate inni al nostro re, cantate inni. R.
Acclamazione al Vangelo Alleluia, alleluia.
Cristo doveva patire e risorgere dai morti, ed entrare così nella sua gloria. (Cf. Lc 24,46.26)
Alleluia.
Vangelo Nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 16,20-23a
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
Parola del Signore.
PAROLE DEL SANTO PADRE La gioia non è vivere di risata in risata. No, non è quello. La gioia non è essere divertente. No, non è quello. E’ un’altra cosa. La gioia cristiana è la pace. La pace che c’è nelle radici, la pace del cuore, la pace che soltanto Dio ci può dare. Questa è la gioia cristiana. Non è facile custodire questa gioia. La gioia cristiana è il respiro del cristiano, un cristiano che non è gioioso nel cuore non è un buon cristiano. E’ il respiro, il modo di esprimersi del cristiano, la gioia. Non è una cosa che si compra o io la faccio con lo sforzo, no: è un frutto dello Spirito Santo. Quello che fa la gioia nel cuore è lo Spirito Santo”. (Santa Marta, 28 maggio 2018)
FAUSTI – L'esistenza cristiana ha come modulo l'esistenza terrena di Gesù : la conoscenza di Lui e della potenza della Sua Resurrezione ci fa partecipare alle Sue sofferenze e alla Sua morte, con la speranza certa di giungere alla resurrezione dei morti. (Fil 3,10). La gioia della Resurrezione sta al principio e alla fine del nostro cammino : nel mezzo c'è il “poco tempo” in cui partecipiamo alle Sue sofferenze per partecipare alla Sua Gloria. Il tempo della nostra tristezza e del nostro non vedere il Signore è quello che impieghiamo a comprendere, sotto la guida dello Spirito, la Sua presenza scandalosa sulla Croce e la Sua assenza dolorosa negli abissi, mistero inalienabile della Vita Sua e nostra. .“Piangerete e gemerete voi, il mondo gioirà” “ ma la vostra tristezza diventerà gioia” I due tempi sono di lamento e tristezza , sia per il Suo innalzamento sulla croce che per il Suo abbassamento nel sepolcro. Sono i due tempi del giudizio e della salvezza di Dio, che i discepoli faticheranno a capire. Il mondo riterrà di aver vinto, la tenebra penserà di aver catturato la luce. Ma sarà beffato ed espulso , il capo di questo mondo. E il mondo sarà salvato. Per questo i discepoli gioiscono delle persecuzioni subite a causa del nome di Gesù (Mt 5,11...). Completano infatti nel loro corpo quello che ancora manca ai patimenti di Cristo, per la salvezza dei fratelli (Col1,24). Il poco tempo dell'afflizione è il passaggio necessario per giungere alla gioia compiuta (At 4,22), che consiste nel vedere, attraverso la Croce, che il Padre ci ama come ama il Figlio e il Figlio ci ama come Lo ama il Padre. .Dopo abbiamo una gioia inalienabile, perchè vediamo la storia come il travaglio che genera il mondo nuovo (Rom 8, 18...), corpo totale del Figlio (Ef 4,13) il cui Capo è già venuto alla luce Allora la salvezza dei discepoli si muterà in gioia, il loro lamento in danza , la loro veste di sacco in abito di gioia ( Sl 30,12). Così possiamo dire “noi abbiamo riconosciuto e creduto all'Amore che Dio ha per noi. Dio è Amore, chi sta nell'Amore dimora in Dio e Dio dimora in lui” (1GV 4,16)
Ci hai riscattati, Signore, con il tuo sangue,
RispondiEliminauomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione;
hai fatto di noi un regno di sacerdoti per il nostro Dio. Alleluia. (Cf. Ap 5,9-10)
Esaudisci, o Padre, le nostre preghiere,
perché con l’accoglienza del Vangelo
si compia in ogni luogo la salvezza acquistata dal sacrificio di Cristo,
e la moltitudine dei tuoi figli adottivi
ottenga la vita nuova promessa da lui, Parola di verità.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
Prima Lettura
In questa città io ho un popolo numeroso.
Dagli Atti degli Apostoli
At 18,9-18
[Mentre Paolo era a Corìnto,] una notte, in visione, il Signore gli disse: «Non aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso». Così Paolo si fermò un anno e mezzo, e insegnava fra loro la parola di Dio.
Mentre Gallione era proconsole dell'Acàia, i Giudei insorsero unanimi contro Paolo e lo condussero davanti al tribunale dicendo: «Costui persuade la gente a rendere culto a Dio in modo contrario alla Legge». Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: «Se si trattasse di un delitto o di un misfatto, io vi ascolterei, o Giudei, come è giusto. Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra Legge, vedetevela voi: io non voglio essere giudice di queste faccende». E li fece cacciare dal tribunale. Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagoga, e lo percossero davanti al tribunale, ma Gallione non si curava affatto di questo.
Paolo si trattenne ancora diversi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s'imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era rasato il capo a causa di un voto che aveva fatto.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 46 (47)
R. Dio è re di tutta la terra
. Alleluia, alleluia, alleluia.
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l'Altissimo,
grande re su tutta la terra. R.
Egli ci ha sottomesso i popoli,
sotto i nostri piedi ha posto le nazioni.
Ha scelto per noi la nostra eredità,
orgoglio di Giacobbe che egli ama. R.
Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Cristo doveva patire e risorgere dai morti,
ed entrare così nella sua gloria. (Cf. Lc 24,46.26)
Alleluia.
Vangelo
Nessuno potrà togliervi la vostra gioia.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,20-23a
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
Parola del Signore.
PAROLE DEL SANTO PADRE
La gioia non è vivere di risata in risata. No, non è quello. La gioia non è essere divertente. No, non è quello. E’ un’altra cosa. La gioia cristiana è la pace. La pace che c’è nelle radici, la pace del cuore, la pace che soltanto Dio ci può dare. Questa è la gioia cristiana. Non è facile custodire questa gioia. La gioia cristiana è il respiro del cristiano, un cristiano che non è gioioso nel cuore non è un buon cristiano. E’ il respiro, il modo di esprimersi del cristiano, la gioia. Non è una cosa che si compra o io la faccio con lo sforzo, no: è un frutto dello Spirito Santo. Quello che fa la gioia nel cuore è lo Spirito Santo”. (Santa Marta, 28 maggio 2018)
FAUSTI – L'esistenza cristiana ha come modulo l'esistenza terrena di Gesù : la conoscenza di Lui e della potenza della Sua Resurrezione ci fa partecipare alle Sue sofferenze e alla Sua morte, con la speranza certa di giungere alla resurrezione dei morti. (Fil 3,10).
RispondiEliminaLa gioia della Resurrezione sta al principio e alla fine del nostro cammino : nel mezzo c'è il “poco tempo” in cui partecipiamo alle Sue sofferenze per partecipare alla Sua Gloria.
Il tempo della nostra tristezza e del nostro non vedere il Signore è quello che impieghiamo a comprendere, sotto la guida dello Spirito, la Sua presenza scandalosa sulla Croce e la Sua assenza dolorosa negli abissi, mistero inalienabile della Vita Sua e nostra.
.“Piangerete e gemerete voi, il mondo gioirà” “ ma la vostra tristezza diventerà gioia” I due tempi sono di lamento e tristezza , sia per il Suo innalzamento sulla croce che per il Suo abbassamento nel sepolcro. Sono i due tempi del giudizio e della salvezza di Dio, che i discepoli faticheranno a capire.
Il mondo riterrà di aver vinto, la tenebra penserà di aver catturato la luce.
Ma sarà beffato ed espulso , il capo di questo mondo. E il mondo sarà salvato.
Per questo i discepoli gioiscono delle persecuzioni subite a causa del nome di Gesù (Mt 5,11...). Completano infatti nel loro corpo quello che ancora manca ai patimenti di Cristo, per la salvezza dei fratelli (Col1,24).
Il poco tempo dell'afflizione è il passaggio necessario per giungere alla gioia compiuta (At 4,22), che consiste nel vedere, attraverso la Croce, che il Padre ci ama come ama il Figlio e il Figlio ci ama come Lo ama il Padre.
.Dopo abbiamo una gioia inalienabile, perchè vediamo la storia come il travaglio che genera il mondo nuovo (Rom 8, 18...), corpo totale del Figlio (Ef 4,13) il cui Capo è già venuto alla luce
Allora la salvezza dei discepoli si muterà in gioia, il loro lamento in danza , la loro veste di sacco in abito di gioia ( Sl 30,12).
Così possiamo dire “noi abbiamo riconosciuto e creduto all'Amore che Dio ha per noi. Dio è Amore, chi sta nell'Amore dimora in Dio e Dio dimora in lui” (1GV 4,16)
CONTINUA : "UNA ALEGRÍA" Ju 16, 21-23
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