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martedì 4 ottobre 2016

"ESA HORA" Ju 16,4-5






4 commenti:

  1. . FAUSTI – E' il Testamento di Gesù ai Suoi discepoli, presenti e futuri, che percorreranno il Suo cammino di Figlio. Quando verrà l'ora della difficoltà, si ricorderanno che fu predetta.
    Allora capiranno che non si tratta di un incidente, ma del mistero stesso della salvezza.
    I discepoli han bisogno di sentire queste parole ora e non prima. Adesso che Gesù se ne va e queste cose stanno per accadere, possono incominciare a capirne il senso. Riprende il tema centrale dell'ultima cena : il suo andarsene non è un fallimento , ma compimento della sua opera.
    Infatti è per Lui ritorno al Padre e per noi il dono dello Spirito. Così inizia la Sua nuova presenza . se prima era ”con” noi, ora è “in” noi con il Consolatore.
    La sua assenza è per noi il distacco necessario per nascere e crescere.
    I discepoli , ai quali Gesù ha promesso la pienezza della Sua gioia,(15,11) sono tristi : vivendo l'amore , incontrano l'odio gratuito del mondo e la persecuzione dei correligionari (16,1-4).
    Ma queste sofferenze sono come il travaglio del parto.
    In esse viene alla luce la creatura nuova, a immagine del Figlio.

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  2. Prima Lettura
    Il Signore aprì il cuore a Lidia per aderire alle parole di Paolo.
    Dagli Atti degli Apostoli
    At 16,11-15

    Salpati da Tròade, facemmo vela direttamente verso Samotràcia e, il giorno dopo, verso Neàpoli e di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedònia.
    Restammo in questa città alcuni giorni. Il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera e, dopo aver preso posto, rivolgevamo la parola alle donne là riunite.
    Ad ascoltare c'era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo.
    Dopo essere stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò dicendo: «Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa». E ci costrinse ad accettare.

    Parola di Dio

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 149
    R. Il Signore ama il suo popolo.
    Oppure:
    Alleluia, alleluia, alleluia.
    Cantate al Signore un canto nuovo;
    la sua lode nell'assemblea dei fedeli.
    Gioisca Israele nel suo creatore,
    esultino nel loro re i figli di Sion. R.

    Lodino il suo nome con danze,
    con tamburelli e cetre gli cantino inni.
    Il Signore ama il suo popolo,
    incorona i poveri di vittoria. R.

    Esultino i fedeli nella gloria,
    facciano festa sui loro giacigli.
    Le lodi di Dio sulla loro bocca.
    Questo è un onore per tutti i suoi fedeli. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
    dice il Signore, e anche voi date testimonianza. (Cfr. Gv 15,26b.27a)

    Alleluia.

    Vangelo
    Lo Spirito della verità darà testimonianza di me.
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 15,26-16,4

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
    Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l'ho detto».

    Parola del Signore

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  3. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Meditando queste parole di Gesù, noi oggi percepiamo con senso di fede di essere il popolo di Dio in comunione col Padre e con Gesù mediante lo Spirito Santo. In questo mistero di comunione, la Chiesa trova la fonte inesauribile della propria missione, che si realizza mediante l’amore. E’ l’amore che ci introduce nella conoscenza di Gesù, grazie all’azione di questo “Avvocato” che Gesù ha inviato, cioè lo Spirito Santo. L’amore a Dio e al prossimo è il più grande comandamento del Vangelo. Il Signore oggi ci chiama a corrispondere generosamente alla chiamata evangelica all’amore, ponendo Dio al centro della nostra vita e dedicandoci al servizio dei fratelli, specialmente i più bisognosi di sostegno e di consolazione. (Regina Caeli, 21 maggio 2017)

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  4. Oggi festeggiamo S.Domenico Savio, giovane Santo che seppe scegliere solo il Signore, il cui motto era:" la morte,ma non il peccato" e coinvolse tanti ragazzi nella Sua comunità spirituale dell Immacolata ,alimentando la dimensione comunitaria della santità dei giovani.

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