S. FAUSTI – Finora Gesù ha parlato in similitudini. Tutta la Sua azione è similitudine, segno della Gloria (2,11) che presto ci rivelerà e donerà. Tra poco viene un'ora , che è l'ora in cui tutto si compie. Allora Gesù non parlerà più con similitudini, ma con il dono della Sua Carne e del Suo Spirito. Dai segni della gloria passeremo alla gloria stessa, che ci farà vedere il significato dei segni. È “quel giorno” in cui “voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi” (14,20). Allora tutto sarà chiaro e non gli domanderemo più nulla. Sarà il giorno della resurrezione in cui accoglieremo lo Spirito. In quel giorno chiederemo nel nome di Gesù . E Lui non chiederà per noi, perché in Lui avremo diretto accesso al Padre. Grazie al Suo “andarsene” , ci ha fatto dono del Suo Spirito, che grida in noi:”Abbà” (Gal 4,6 – Rm 8,15).
VANGELO DEL GIORNO Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 16,23b-28)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l'ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».
PAROLE DEL SANTO PADRE Lui prega per noi davanti al Padre. A me è sempre piaciuto, questo. Gesù, nella sua resurrezione, ha avuto un corpo bellissimo: le piaghe della flagellazione, delle spine, sono sparite, tutte. I lividi dei colpi, sono spariti. Ma Lui ha voluto avere sempre le piaghe, e le piaghe sono precisamente la sua preghiera di intercessione al Padre: ‘Ma … guarda … questo Ti chiede nel nome mio, guarda!’. Questa è la novità che Gesù ci dice. Ci dice questa novità: avere fiducia nella sua passione, avere fiducia nella sua vittoria sulla morte, avere fiducia nelle sue piaghe. Lui è il sacerdote e questo è il sacrificio: le sue piaghe. E questo ci da fiducia, eh? Ci da il coraggio di pregare”. (Santa Marta, 11 maggio 2013) continua..."AHORA" Ju 16,27-28 !!!
S. FAUSTI – Finora Gesù ha parlato in similitudini. Tutta la Sua azione è similitudine, segno della Gloria (2,11) che presto ci rivelerà e donerà.
RispondiEliminaTra poco viene un'ora , che è l'ora in cui tutto si compie.
Allora Gesù non parlerà più con similitudini, ma con il dono della Sua Carne e del Suo Spirito.
Dai segni della gloria passeremo alla gloria stessa, che ci farà vedere il significato dei segni.
È “quel giorno” in cui “voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi” (14,20).
Allora tutto sarà chiaro e non gli domanderemo più nulla. Sarà il giorno della resurrezione in cui accoglieremo lo Spirito.
In quel giorno chiederemo nel nome di Gesù . E Lui non chiederà per noi, perché in Lui avremo diretto accesso al Padre. Grazie al Suo “andarsene” , ci ha fatto dono del Suo Spirito, che grida in noi:”Abbà” (Gal 4,6 – Rm 8,15).
VANGELO DEL GIORNO
RispondiEliminaDal Vangelo secondo Giovanni
(Gv 16,23b-28)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l'ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».
PAROLE DEL SANTO PADRE
Lui prega per noi davanti al Padre. A me è sempre piaciuto, questo. Gesù, nella sua resurrezione, ha avuto un corpo bellissimo: le piaghe della flagellazione, delle spine, sono sparite, tutte. I lividi dei colpi, sono spariti. Ma Lui ha voluto avere sempre le piaghe, e le piaghe sono precisamente la sua preghiera di intercessione al Padre: ‘Ma … guarda … questo Ti chiede nel nome mio, guarda!’. Questa è la novità che Gesù ci dice. Ci dice questa novità: avere fiducia nella sua passione, avere fiducia nella sua vittoria sulla morte, avere fiducia nelle sue piaghe. Lui è il sacerdote e questo è il sacrificio: le sue piaghe. E questo ci da fiducia, eh? Ci da il coraggio di pregare”. (Santa Marta, 11 maggio 2013)
continua..."AHORA" Ju 16,27-28 !!!