. FAUSTI – E' il Testamento di Gesù ai Suoi discepoli, presenti e futuri, che percorreranno il Suo cammino di Figlio. Quando verrà l'ora della difficoltà, si ricorderanno che fu predetta. Allora capiranno che non si tratta di un incidente, ma del mistero stesso della salvezza. I discepoli han bisogno di sentire queste parole ora e non prima. Adesso che Gesù se ne va e queste cose stanno per accadere, possono incominciare a capirne il senso. Riprende il tema centrale dell'ultima cena : il suo andarsene non è un fallimento , ma compimento della sua opera. Infatti è per Lui ritorno al Padre e per noi il dono dello Spirito. Così inizia la Sua nuova presenza . se prima era ”con” noi, ora è “in” noi con il Consolatore. La sua assenza è per noi il distacco necessario per nascere e crescere. I discepoli , ai quali Gesù ha promesso la pienezza della Sua gioia,(15,11) sono tristi : vivendo l'amore , incontrano l'odio gratuito del mondo e la persecuzione dei correligionari (16,1-4). Ma queste sofferenze sono come il travaglio del parto. In esse viene alla luce la creatura nuova, a immagine del Figlio.
Prima Lettura Il Signore aprì il cuore a Lidia per aderire alle parole di Paolo. Dagli Atti degli Apostoli At 16,11-15
Salpati da Tròade, facemmo vela direttamente verso Samotràcia e, il giorno dopo, verso Neàpoli e di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedònia. Restammo in questa città alcuni giorni. Il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera e, dopo aver preso posto, rivolgevamo la parola alle donne là riunite. Ad ascoltare c'era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo. Dopo essere stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò dicendo: «Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa». E ci costrinse ad accettare.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale Dal Sal 149 R. Il Signore ama il suo popolo. Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia. Cantate al Signore un canto nuovo; la sua lode nell'assemblea dei fedeli. Gioisca Israele nel suo creatore, esultino nel loro re i figli di Sion. R.
Lodino il suo nome con danze, con tamburelli e cetre gli cantino inni. Il Signore ama il suo popolo, incorona i poveri di vittoria. R.
Esultino i fedeli nella gloria, facciano festa sui loro giacigli. Le lodi di Dio sulla loro bocca. Questo è un onore per tutti i suoi fedeli. R.
Acclamazione al Vangelo Alleluia, alleluia.
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me, dice il Signore, e anche voi date testimonianza. (Cfr. Gv 15,26b.27a)
Alleluia.
Vangelo Lo Spirito della verità darà testimonianza di me. Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 15,26-16,4
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l'ho detto».
Lo Spirito Santo- Paraclito sarà l’avvocato difensore degli apostoli, e di tutti coloro che, nei secoli, saranno nella Chiesa gli eredi della loro testimonianza e del loro apostolato, particolarmente nei momenti difficili che impegneranno la loro responsabilità fino all’eroismo. Lo ha predetto e promesso Gesù: “Vi consegneranno ai loro tribunali . . . sarete condotti davanti ai governatori e ai re . . . Quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire . . . non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. (…) Specialmente durante le persecuzioni contro gli apostoli e contro i primi cristiani, ma anche in quelle di tutti i secoli, si avvereranno le parole pronunciate da Gesù nel Cenacolo: “Quando verrà il Paraclito che io vi manderò dal Padre . . . egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me sin dal principio” (Gv 15, 26-27). (San Giovanni Paolo II - Udienza Generale 24 maggio 1989) -Meditando queste parole di Gesù, noi oggi percepiamo con senso di fede di essere il popolo di Dio in comunione col Padre e con Gesù mediante lo Spirito Santo. In questo mistero di comunione, la Chiesa trova la fonte inesauribile della propria missione, che si realizza mediante l’amore. E’ l’amore che ci introduce nella conoscenza di Gesù, grazie all’azione di questo “Avvocato” che Gesù ha inviato, cioè lo Spirito Santo. L’amore a Dio e al prossimo è il più grande comandamento del Vangelo. Il Signore oggi ci chiama a corrispondere generosamente alla chiamata evangelica all’amore, ponendo Dio al centro della nostra vita e dedicandoci al servizio dei fratelli, specialmente i più bisognosi di sostegno e di consolazione. (Papa Francesco Regina Caeli, 21 maggio 2017)
G.PAOLO II – Varcare la soglia d Speranza- “La Redemptoris Missio “ parla di moderni areopaghi, cioè di nuovi pulpiti. Questi areopaghi sono oggi il mondo della scienza, della cultura, dei mezzi di comunicazione… “La Chiesa guarda al futuro; esce, senza mai fermarsi, incontro alle nuove generazioni ..E appare con chiarezza che queste accolgono on entusiasmo ciò che i loro padri sembravano rifiutare.. Che cosa significa questo. Significa che Cristo è sempre giovane. Significa che lo Spirito Santo opera incessantemente. Quanto sono eloquenti le Parole di Cristo: “Il Padre Mio opera sempre e anch’io opero” (Gv 5,17). Il Padre e il Figlio operano nello Spirito Santo, che è lo Spirito di Verità, e la Verità non cessa di essere affascinante per l’uomo, specialmente per i cuori giovani.: Non ci si può dunque fermare alle sole statistiche . Per Cristo sono importanti le opere di carità. La Chiesa, nonostante tutte le perdite che subisce, non cessa di guardare con speranza verso il futuro. Tale speranza è un segno della forza dello Spirito. E’ la potenza dello Spirito sempre si misura con il metro di queste parole apostoliche :” Guai a me se non predicassi il Vangelo” (1Cor 9,16). …C’è il bisogno di un annuncio evangelico che si faccia pellegrino accanto all’uomo, che si metta in cammino con la giovane generazione…E quale altra Parola sentiamo più spesso nel Vangelo di questa : “Seguimi”(Mt 8,22)?. Essa chiama gli uomini di oggi specialmente i giovani, a mettersi in cammino lungo i percorsi del Vangelo nella direzione di un mondo migliore. …Nessuno ha inventato le Giornate mondiali dei Giovani. Furono proprio loro a crearle. …Nei giovani c’è, infatti, un immenso potenziale di bene e di possibilità creative. Abbiam bisogno dell’entusiasmo dei giovani…Non è vero che è il Papa a condurre i giovani da un capo all’altro del globo terrestre. Sono loro a condurre lui. …. Dissi una volta, ai rappresentanti dei movimenti apostolici, che la Chiesa stessa è prima di tutto un movimento , una missione. E’ la missione che prende inizio in Dio Padre e che, mediante il Figlio nello Spirito Santo, sempre nuovamente raggiunge l’umanità e la plasma in modo nuovo. Sì, il Cristianesimo è una grande azione di Dio. L’azione della Parola passa nell’azione dei sacramenti. Che altro sono i Sacramenti se non l’azione di Cristo nello Spirito Santo? Quando la Chiesa battezza è Cristo che battezza; quando la Chiesa assolve, è Cristo che assolve : quando la Chiesa celebra l’Eucaristia, è Cristo che la celebra :”Questo è il Mio Corpo” e così via. Tutti i Sacramenti sono un’azione di Cristo, l’azione di Dio in Cristo. E dunque è veramente difficile parlare del silenzio di Dio. Si deve piuttosto parlare della volontà di soffocare la Voce di Dio. Si, questo voler soffocare la Voce di Dio è abbastanza programmato : molti fanno di tutto perché non si oda la Sua Voce, e sia udita soltanto la voce dell’uomo, il quale non ha nulla da offrire che non sia terreno. E a volte una tale offerta porta con sé la distruzione in proporzioni cosmiche. … Dio , invece, è fedele alla Sua Alleanza. L’ha stretta con l’umanità in Cristo Gesù. Non può ormai ritirarsene , avendo deciso una volta per tutte che il destino dell’uomo è la vita eterna e il Regno dei cieli. L’uomo cederà all’amore di Dio, riconoscerà il suo tragico errore? Cederà il principe delle tenebre , che è” padre della menzogna”(Gv 8,44)., che continuamente accusa i figli degli uomini come un tempo accusava Giobbe.. probabilmente non cederà, ma può darsi che i suoi argomenti si indeboliscano. Forse l’umanità diventerà a poco a poco più sobria, aprirà nuovamente le orecchie per ascoltare la Parola con la quale Dio ha detto tutto all’uomo. E in questo non ci sarà niente di umiliante. L’uomo può imparare dai propri errori. Anche l’umanità può farlo, così che Dio la conduca lungo i percorsi tortuosi della sua storia. E in tal modo Dio non cessa di operare. La Sua opera essenziale rimarrà sempre la Croce e la Resurrezione di Cristo.
-->Questa è la Parola definitiva della Verità e dell’Amore. Questa è anche l’incessante fonte dell’azione di Dio nei Sacramenti, come pure nelle altre vie che sono note a lui Solo. E’ un’azione che passa attraverso il cuore dell’uomo e attraverso la storia dell’umanità.
La Liturgia cristiana è la concorde Adorazione di Dio da parte dei battezzati, seduti alla stessa mensa insieme al Signore Risorto...Essa trova la sua sorgente nel Signore Crocifisso, del quale la lettera agli Ebrei dice che “patì fuori della città” , fuori delle mura del tempio, fuori della cinta muraria di Gerusalemme, sulla strada che conduce all’universo di tutti i popoli della terra. Osiamo troppo se, in una prospettiva spirituale, poniamo in correlazione l’immagine, tracciata nella Lettera agli Ebrei e densa di molteplici riflessi, della “Passione” fuori della città, con la fondamentale norma Liturgica di Mt 5, 23s, secondo la quale il cristiano, prima di recare la propria offerta all’altare, deve alzarsi e andare a riconciliarsi con chi ha qualcosa contro di lui? La Croce eretta “fuori della città” non significa forse che , in Cristo, Dio si è messo in cammino verso i Suoi figli non riconciliati, andando loro incontro, mosso da quell'amore che non attende che l’altro, il colpevole, faccia il primo passo ? E le due cose insieme non vogliono forse dire che la Liturgia cristiana ha sempre luogo- in senso molto forte - “al di fuori delle mura?” Che essa cioè deborda le pareti del tempio e del santuario e ha il suo “luogo” specifico lungo la via che porta all’altro, nella vergogna della Croce, che è però soltanto il rivestimento dell’umiltà in cui consiste il perfetto amore?....Di conseguenza “apertura della Chiesa al mondo” significa molto più esattamente questo :l’universale vocazione e attitudine a quel rendimento di grazie che è la preghiera liturgica, viene di nuovo posta sotto la giusta luce, rispetto ad ogni falsa “clericalizzazione”. Con ciò il mandato Missionario che determina geneticamente la preghiera cristiana e dovrebbe rilevarsi anche nella sua configurazione, torna a farsi di nuovo visibile. Apertura della Chiesa al mondo significa perciò che cresce, diviene più urgente e più integrale l’istanza e l’implicazione che tocca il cristiano e non che essa vada invece diminuendo. (BENEDETTO XVI “Das neue Volk Gottes)
. FAUSTI – E' il Testamento di Gesù ai Suoi discepoli, presenti e futuri, che percorreranno il Suo cammino di Figlio. Quando verrà l'ora della difficoltà, si ricorderanno che fu predetta.
RispondiEliminaAllora capiranno che non si tratta di un incidente, ma del mistero stesso della salvezza.
I discepoli han bisogno di sentire queste parole ora e non prima. Adesso che Gesù se ne va e queste cose stanno per accadere, possono incominciare a capirne il senso. Riprende il tema centrale dell'ultima cena : il suo andarsene non è un fallimento , ma compimento della sua opera.
Infatti è per Lui ritorno al Padre e per noi il dono dello Spirito. Così inizia la Sua nuova presenza . se prima era ”con” noi, ora è “in” noi con il Consolatore.
La sua assenza è per noi il distacco necessario per nascere e crescere.
I discepoli , ai quali Gesù ha promesso la pienezza della Sua gioia,(15,11) sono tristi : vivendo l'amore , incontrano l'odio gratuito del mondo e la persecuzione dei correligionari (16,1-4).
Ma queste sofferenze sono come il travaglio del parto.
In esse viene alla luce la creatura nuova, a immagine del Figlio.
Prima Lettura
RispondiEliminaIl Signore aprì il cuore a Lidia per aderire alle parole di Paolo.
Dagli Atti degli Apostoli
At 16,11-15
Salpati da Tròade, facemmo vela direttamente verso Samotràcia e, il giorno dopo, verso Neàpoli e di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedònia.
Restammo in questa città alcuni giorni. Il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera e, dopo aver preso posto, rivolgevamo la parola alle donne là riunite.
Ad ascoltare c'era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo.
Dopo essere stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò dicendo: «Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa». E ci costrinse ad accettare.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 149
R. Il Signore ama il suo popolo.
Oppure:
Alleluia, alleluia, alleluia.
Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell'assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion. R.
Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria. R.
Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca.
Questo è un onore per tutti i suoi fedeli. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore, e anche voi date testimonianza. (Cfr. Gv 15,26b.27a)
Alleluia.
Vangelo
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,26-16,4
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l'ho detto».
Parola del Signore
Lo Spirito Santo- Paraclito sarà l’avvocato difensore degli apostoli, e di tutti coloro che, nei secoli, saranno nella Chiesa gli eredi della loro testimonianza e del loro apostolato, particolarmente nei momenti difficili che impegneranno la loro responsabilità fino all’eroismo. Lo ha predetto e promesso Gesù: “Vi consegneranno ai loro tribunali . . . sarete condotti davanti ai governatori e ai re . . . Quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire . . . non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. (…) Specialmente durante le persecuzioni contro gli apostoli e contro i primi cristiani, ma anche in quelle di tutti i secoli, si avvereranno le parole pronunciate da Gesù nel Cenacolo: “Quando verrà il Paraclito che io vi manderò dal Padre . . . egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me sin dal principio” (Gv 15, 26-27). (San Giovanni Paolo II - Udienza Generale 24 maggio 1989)
RispondiElimina-Meditando queste parole di Gesù, noi oggi percepiamo con senso di fede di essere il popolo di Dio in comunione col Padre e con Gesù mediante lo Spirito Santo. In questo mistero di comunione, la Chiesa trova la fonte inesauribile della propria missione, che si realizza mediante l’amore. E’ l’amore che ci introduce nella conoscenza di Gesù, grazie all’azione di questo “Avvocato” che Gesù ha inviato, cioè lo Spirito Santo. L’amore a Dio e al prossimo è il più grande comandamento del Vangelo. Il Signore oggi ci chiama a corrispondere generosamente alla chiamata evangelica all’amore, ponendo Dio al centro della nostra vita e dedicandoci al servizio dei fratelli, specialmente i più bisognosi di sostegno e di consolazione. (Papa Francesco Regina Caeli, 21 maggio 2017)
G.PAOLO II – Varcare la soglia d Speranza-
RispondiElimina“La Redemptoris Missio “ parla di moderni areopaghi, cioè di nuovi pulpiti. Questi areopaghi sono oggi il mondo della scienza, della cultura, dei mezzi di comunicazione…
“La Chiesa guarda al futuro; esce, senza mai fermarsi, incontro alle nuove generazioni ..E appare con chiarezza che queste accolgono on entusiasmo ciò che i loro padri sembravano rifiutare..
Che cosa significa questo. Significa che Cristo è sempre giovane. Significa che lo Spirito Santo opera incessantemente. Quanto sono eloquenti le Parole di Cristo: “Il Padre Mio opera sempre e anch’io opero” (Gv 5,17). Il Padre e il Figlio operano nello Spirito Santo, che è lo Spirito di Verità, e la Verità non cessa di essere affascinante per l’uomo, specialmente per i cuori giovani.:
Non ci si può dunque fermare alle sole statistiche . Per Cristo sono importanti le opere di carità.
La Chiesa, nonostante tutte le perdite che subisce, non cessa di guardare con speranza verso il futuro. Tale speranza è un segno della forza dello Spirito.
E’ la potenza dello Spirito sempre si misura con il metro di queste parole apostoliche :” Guai a me se non predicassi il Vangelo” (1Cor 9,16).
…C’è il bisogno di un annuncio evangelico che si faccia pellegrino accanto all’uomo, che si metta in cammino con la giovane generazione…E quale altra Parola sentiamo più spesso nel Vangelo di questa : “Seguimi”(Mt 8,22)?. Essa chiama gli uomini di oggi specialmente i giovani, a mettersi in cammino lungo i percorsi del Vangelo nella direzione di un mondo migliore.
…Nessuno ha inventato le Giornate mondiali dei Giovani. Furono proprio loro a crearle.
…Nei giovani c’è, infatti, un immenso potenziale di bene e di possibilità creative.
Abbiam bisogno dell’entusiasmo dei giovani…Non è vero che è il Papa a condurre i giovani da un capo all’altro del globo terrestre. Sono loro a condurre lui.
….
Dissi una volta, ai rappresentanti dei movimenti apostolici, che la Chiesa stessa è prima di tutto un movimento , una missione.
E’ la missione che prende inizio in Dio Padre e che, mediante il Figlio nello Spirito Santo, sempre nuovamente raggiunge l’umanità e la plasma in modo nuovo.
Sì, il Cristianesimo è una grande azione di Dio.
L’azione della Parola passa nell’azione dei sacramenti. Che altro sono i Sacramenti se non l’azione di Cristo nello Spirito Santo? Quando la Chiesa battezza è Cristo che battezza; quando la Chiesa assolve, è Cristo che assolve : quando la Chiesa celebra l’Eucaristia, è Cristo che la celebra :”Questo è il Mio Corpo” e così via. Tutti i Sacramenti sono un’azione di Cristo, l’azione di Dio in Cristo.
E dunque è veramente difficile parlare del silenzio di Dio.
Si deve piuttosto parlare della volontà di soffocare la Voce di Dio.
Si, questo voler soffocare la Voce di Dio è abbastanza programmato : molti fanno di tutto perché non si oda la Sua Voce, e sia udita soltanto la voce dell’uomo, il quale non ha nulla da offrire che non sia terreno. E a volte una tale offerta porta con sé la distruzione in proporzioni cosmiche. …
Dio , invece, è fedele alla Sua Alleanza. L’ha stretta con l’umanità in Cristo Gesù. Non può ormai ritirarsene , avendo deciso una volta per tutte che il destino dell’uomo è la vita eterna e il Regno dei cieli.
L’uomo cederà all’amore di Dio, riconoscerà il suo tragico errore? Cederà il principe delle tenebre , che è” padre della menzogna”(Gv 8,44)., che continuamente accusa i figli degli uomini come un tempo accusava Giobbe.. probabilmente non cederà, ma può darsi che i suoi argomenti si indeboliscano. Forse l’umanità diventerà a poco a poco più sobria, aprirà nuovamente le orecchie per ascoltare la Parola con la quale Dio ha detto tutto all’uomo.
E in questo non ci sarà niente di umiliante. L’uomo può imparare dai propri errori.
Anche l’umanità può farlo, così che Dio la conduca lungo i percorsi tortuosi della sua storia.
E in tal modo Dio non cessa di operare.
La Sua opera essenziale rimarrà sempre la Croce e la Resurrezione di Cristo.
-->Questa è la Parola definitiva della Verità e dell’Amore. Questa è anche l’incessante fonte dell’azione di Dio nei Sacramenti, come pure nelle altre vie che sono note a lui Solo.
EliminaE’ un’azione che passa attraverso il cuore dell’uomo e attraverso la storia dell’umanità.
La Liturgia cristiana è la concorde Adorazione di Dio da parte dei battezzati, seduti alla stessa mensa insieme al Signore Risorto...Essa trova la sua sorgente nel Signore Crocifisso, del quale la lettera agli Ebrei dice che “patì fuori della città” , fuori delle mura del tempio, fuori della cinta muraria di Gerusalemme, sulla strada che conduce all’universo di tutti i popoli della terra. Osiamo troppo se, in una prospettiva spirituale, poniamo in correlazione l’immagine, tracciata nella Lettera agli Ebrei e densa di molteplici riflessi, della “Passione” fuori della città, con la fondamentale norma Liturgica di Mt 5, 23s, secondo la quale il cristiano, prima di recare la propria offerta all’altare, deve alzarsi e andare a riconciliarsi con chi ha qualcosa contro di lui? La Croce eretta “fuori della città” non significa forse che , in Cristo, Dio si è messo in cammino verso i Suoi figli non riconciliati, andando loro incontro, mosso da quell'amore che non attende che l’altro, il colpevole, faccia il primo passo ? E le due cose insieme non vogliono forse dire che la
EliminaLiturgia cristiana ha sempre luogo- in senso molto forte - “al di fuori delle mura?”
Che essa cioè deborda le pareti del tempio e del santuario e ha il suo “luogo” specifico lungo la via che porta all’altro, nella vergogna della Croce, che è però soltanto il rivestimento dell’umiltà in cui consiste il perfetto amore?....Di conseguenza “apertura della Chiesa al mondo” significa molto più esattamente questo :l’universale vocazione e attitudine a quel rendimento di grazie che è la preghiera liturgica, viene di nuovo posta sotto la giusta luce, rispetto ad ogni falsa “clericalizzazione”. Con ciò il mandato Missionario che determina geneticamente la preghiera cristiana e dovrebbe rilevarsi anche nella sua configurazione, torna a farsi di nuovo visibile.
Apertura della Chiesa al mondo significa perciò che cresce, diviene più urgente e più integrale l’istanza e l’implicazione che tocca il cristiano e non che essa vada invece diminuendo. (BENEDETTO XVI “Das neue Volk Gottes)